Una risoluzione parlamentare, bocciata per un pugno di voti, mirava la rimozione delle armi atomiche. Il dibattito continua dopo che un documento interno alla Nato ha rivelato dove sono custodite le testate in Europa, confermandone la presenza anche in due basi italiane
Una parte dei fondi del Recovery Plan andrà all'industria militare? L'appello al governo di una rete di associazioni, con 12 proposte concrete: "Prima di redigere la stesura finale del Piano da inviare a Bruxelles, sentire anche la voce della società civile". Il PNRR non può diventare un mero esercizio di contabilità. Servono "visioni" per un futuro diverso
Parlare di disarmo è urgente, necessario. Per riordinare le priorità e la spesa pubblica in funzione dei bisogni delle persone, per la sacrosanta richiesta di spostare parte della spesa pubblica verso scuola e sanità. A che punto siamo per la messa al bando degli ordigni nucleari? E per il controllo dell'export di armamenti? Quali sono le prospettive con il governo Draghi? Intervista a Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo)
Non è mai una cattiva idea tornare sul business dell'export di armi italiane nel mondo: è un argomento ramificato, complesso e poco raccontato. Giorgio Beretta (OPAL) a Today: "L'esportazione a regimi repressivi ha effetti devastanti sulle popolazioni mentre porta pochissimo beneficio al nostro commercio estero: arricchisce solo le aziende produttrici"
Associazioni della società civile chiedono una moratoria sulle spese per armi nel 2021: "Siamo impegnati a trovare risorse per la Sanità e l'Istruzione pubblica e sprechiamo soldi per prepararci alla guerra". Cosa ci difende meglio oggi dalla pandemia? La riconversione industriale dal settore militare ad altri ambiti è un'opzione reale? Vediamoci chiaro
L’esportazione di armi italiane cresce: in 5 anni 44 miliardi di euro, pari ai 15 anni precedenti. L'analisi di Rete Italiana per il Disarmo e Rete della Pace. Biatta (Opal): "Esportare armi sostenendo regimi autoritari e alimentando i conflitti non solo è una follia. È un crimine"
Oltre agli 872 milioni per il governo egiziano, armi per oltre 446 milioni anche al regime autoritario del Turkmenistan. Rete Disarmo e Rete della Pace: "Chiediamo al Governo di riferire il momento del rilascio di tali autorizzazioni per stabilirne la paternità"
Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Rete della Pace chiedono di iniziare un "vero processo di spostamento di risorse dalle spese militari a settori più utili per la società" e anche "una moratoria di un anno per il 2021 su tutti gli acquisti di natura militare per nuovi sistemi d’arma". In Italia la spesa militare prevista per il 2020 è di circa 26 miliardi