L'intelligence ucraina: Mosca pronta a organizzare un attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Uno scenario che ricalca quello della distruzione della diga di Kachovka. E che evoca il fantasma del disastro del 1986. Ma quali sono i pericoli reali per tutti noi?
La fotografa Francesca Gorzanelli, che da anni documenta la zona del disastro con foto e testimonianze, spiega cosa sta accadendo: l'occupazione russa, i soldati di Mosca che hanno scavato trincee nella foresta rossa finiti in ospedale, i cittadini ucraini costretti a fuggire
Per le autorità ucraine la variazione dei valori nasce "dal movimento di una grande quantità di equipaggiamento militare pesante". La versione del Cremlino: "Difendiamo l'area dai terroristi. Parametri normali"
Il rischio concentrato in una stanza sotto il reattore distrutto, dove mai nessuno è entrato dalla tragedia, visto che i livelli di radiazioni sono ancora mortali a causa. L'idea è mandare un robot per provare a capire meglio cosa sta succedendo
Per renderlo navigabile è stato dragato in più punti, anche nella zona di esclusione, ma c'è il rischio che così siano stati fatti riemergere fanghi radioattivi che ora si sarebbero sparsi nelle acque
L'Accademico Lomonosov, la prima centrale nucleare galleggiante, è partita dai cantieri di San Pietroburgo per raggiungere l'estremo orientale dalla Russia. Rifornirà di energia Pevek, la città più a Nord del Paese, ma gli ambientalisti sono scesi sul piede di guerra
All'interno del reattore 4 della centrale nucleare sono riprese le reazioni di fissione: il governo ucraino sta cercando di capire se il fenomeno si esaurirà da solo o sarà necessario intervenire per scongiurare un nuovo incidente
Secondo la figlia l'uomo, che subito dopo l'esplosione nel 1986 intervenne per limitare la diffusione delle radiazioni del reattore numero 4, si sarebbe tolto la vita perché la fiction televisiva avrebbe riacceso in lui la rabbia per le umiliazioni subite
A 30 anni dal peggior disastro nucleare della storia, Chernobyl si è trasformata in una inusuale riserva di animali selvaggi. La zona attorno alla centrale è deserta da decenni, abbandonata dagli abitanti a ridosso dell'incidente, ancora così altamente radioattiva da impedire qualsiasi presenza umana. Così la natura si è ripresa i suoi spazi
"Trenta anni fa, io ero il segretario generale di Legambiente". Comincia così il ricordo di Ermete Realacci, oggi deputato del Partito democratico e presidente della Commissione Ambiente della Camera, dell'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl. Che, per Realacci, fece dire definitivamente all'Italia No al nucleare