Attiva dal 18 dicembre, sulla catena in francese finanziata dal Cremlino pende la spada di Damocle della legge "anti-destabilizzazione" promessa da Macron e la marcatura stretta dal Comitato di vigilanza. "Ci ispiriamo alla CNN", ribatte la direttrice del canale informativo
Il leader dell'Ukip deve rimborsare alle casse di Bruxelles 40mila euro: avrebbe usato fondi pubblici destinati agli assistenti degli eurodeputati per pagare un collaboratore. Che pero' non avrebbe mai svolto attività legate al mandato parlamentare
Finora, a chiedere di tornare alle urne erano stati i britannici contrari ad abbandonare l'Ue. Stavolta, a promuovere l'iniziativa è uno degli esponenti di spicco del fronte del Leave, nonché alleato di Grillo a Bruxelles: “Cosi' metteremo a tacere chi ha dubbi sull'uscita”. E gli avversari approvano: “Ha creato il caos, vinceremo noi”
Tra il 2012 e il 2016 hanno ricevuto da Bruxelles 1,2 miliardi. Risorse che subiranno una grossa riduzione dopo l'uscita del Regno Unito in caso di mancato accordo
L'attacco dei ministri Davis e Hammond sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Assicurarsi che una catastrofe come il crash del 2008 non accada di nuovo". Botta e risposta tra Londra e Bruxelles sull'eventualità di una Brexit “hard”
La tassa sulle transazioni finanziarie, dopo la Brexit, sembrava ormai sepolta. Ma il nuovo capo dell'Eurozona, il portoghese Centeno, chiede di attuarla proprio per far fronte ai contraccolpi per le casse Ue dopo l'addio di Londra
Una riduzione tra i 10 e i 15 miliardi all'anno a partire dal 2020 per la politica agricola e di coesione. Ad annunciarlo il commissario Oettinger. Padoan: “Su contraccolpi per l'Italia cifre fantasiose”
Secondo i dati di Visit Britain, nei primi nove mesi del 2017 il turismo è cresciuto del 7% anche grazie al calo della sterlina provocato dall'esito del referendum. In calo invece i visitatori da Italia, Francia e Germania. Intanto, Ryanair si tutela in caso di un mancato accordo tra Bruxelles e Londra
L'incognita del nuovo governo italiano, le relazioni con Mosca, il futuro degli accordi commerciali e il regime delle nuove relazioni con Londra. Oltre all'incandescente modifica del regolamento di Dublino sulle procedure di asilo. Sono queste le 5 grandi incognite per il 2018 della Ue
Doveva essere l'anno dell'avanzata dei populisti e dei nazionalismi anti-Ue. Ma a parte la "deriva" polacca, le urne non hanno creato grossi scossoni (Spagna esclusa). E mentre la Germania fa fatica a creare un nuovo governo e la Brexit sembra meno "hard" di quella sperata da Farage e sodali, l'Europa si sgretola per poche centinaia di rifugiati
Il giorno dopo il voto nel Regno Unito, Marine Le Pen aveva esultato e puntato il dito contro l'Ue. Ma adesso, nella regione Hauts-de-France, una delle roccaforti del suo partito, crescono i timori per i contraccolpi economici derivanti dal ritorno delle dogane nel tunnel della Manica: “Rischiamo una catasfrofe”
Bruxelles propone un tempo limite per la fase transitoria. E sui futuri rapporti commerciali avverte: “Accordo di libero scambio come quelli con Canada e Giappone. Ma Londra resterà fuori dal mercato unico”
Lo rivela una indagine dell'istituto indipendente Bmg Research. I favorevoli al “Leave” si fermerebbero al 41%. Tajani: “Stanno capendo l'errore”. Ma la premier May tira dritto: “Andremo avanti”
Messaggio in vista del Vertice Ue: avanti sì, ma con prudenza. Necessario assicurarsi che Londra rispetti impegni presi venerdì scorso. Cinque punti ancora da chiarire prima di passare ai negoziati sulla futura relazione Bruxelles-Londra.
In vista del vertice Ue di giovedì e venerdì, gli sherpa dei 27 paesi membri chiedono “chiarezza” al Regno Unito sul rispetto dell'intesa sui diritti dei cittadini, frontiera irlandese e conto del divorzio. Nei giorni scorsi, il ministro britannico Davis aveva definito il patto sulla prima fase dei negoziati “non vincolante”
Caraffa di acqua fredda da parte di David Davis, ministro per la Brexit, sull'intesa raggiunta venerdì. E' solo una "dichiarazione di intenzioni", assicura. Per il futuro Londra punta a un "CETA plus plus plus", ma il tempo stringe.
Nel documento di 15 pagine, tanti passaggi ancora poco chiari. Soprattutto sulla cifra che il Regno Unito dovrà versare all'Ue per gli impegni presi prima dell'uscita
Dopo una lunga notte di trattative tra gli sherpa di Londra e Bruxelles, è arrivato l'ok all'intesa. Juncker: "Abbiamo una prima svolta e siamo pronti a lavorare alla seconda fase dei negoziati immediatamente"
L'Irlanda del Nord non ci sta ad essere trattata diversamente dal resto del Regno Unito. E facendo leva sul suo peso nei fragili equilibri del governo di Theresa May, ha bloccato all'ultimo istante un accordo sulla Brexit tra Bruxelles e Londra che sembrava ormai cosa fatta.
Secondo le indiscrezioni, Belfast sarebbe allineata alla regolamentazione del mercato unico e dell'unione doganale che si applica a Dublino. In questo modo, si supererebbe il ritorno di un “hard border” nell'isola irlandese. Tusk: “Ci avviciniamo a un progresso sufficiente per il Vertice Ue di dicembre”