Brexit, tra un anno il Regno Unito lascerà l'Ue: ecco cosa sappiamo finora
Il 29 marzo 2019 il divorzio diventerà ufficiale, ma il Regno Unito manterrà per altri due anni uno status speciale per permettere al paese una uscita più morbida
Il 29 marzo 2019 il divorzio diventerà ufficiale, ma il Regno Unito manterrà per altri due anni uno status speciale per permettere al paese una uscita più morbida
E' successo nel Regno Unito. Gli agenti non avevano dato seguito alle denunce di due donne che avevano raccontato di essere state drogate e violentate. Si scopri' solo in seguito che l'autore del reato era una stupratore seriale, oggi in carcere per 19 crimini sessuali. Polemiche contro la premier Theresa May per il suo sostegno alle forze dell'ordine
Lo rivela Politico. Londra potrebbe non onorare gli impegni con l'Ue se Bruxelles alzerà un muro sul nuovo accordo di libero scambio. La premier May vuole rassicurazioni prima della Brexit o potrebbe bloccare i pagamenti
La premier Theresa May minaccia di non concedere le stesse condizioni a chi arriverà nel Regno Unito nel periodo di transizione. Sullo sfondo, la richiesta di un accesso “speciale” al mercato unico per i servizi finanziari britannici
BuzzFeed News svela uno studio riservato del ministero: tre scenari e tutti in perdita per la Gran Bretagna. E l'uscita dalla Ue non potrà essere compensata da accordi bilaterali con paesi terzi come Usa, Cina e India. E nemmeno puntando sul Commonwealth
I ministri dell'Unione hanno adottato l'accordo negoziale per il biennio aggiuntivo che servirà al Regno Unito per chiudere le pratiche di divorzio con Bruxelles. I britannici dovranno rispettare le norme europee, anche quelle nuove, ma non potranno opporre veto in Consiglio
Lo rivela una indagine dell'istituto indipendente Bmg Research. I favorevoli al “Leave” si fermerebbero al 41%. Tajani: “Stanno capendo l'errore”. Ma la premier May tira dritto: “Andremo avanti”
In vista del vertice Ue di giovedì e venerdì, gli sherpa dei 27 paesi membri chiedono “chiarezza” al Regno Unito sul rispetto dell'intesa sui diritti dei cittadini, frontiera irlandese e conto del divorzio. Nei giorni scorsi, il ministro britannico Davis aveva definito il patto sulla prima fase dei negoziati “non vincolante”
Mercato unico, unione doganale, libera circolazione delle persone: la questione irlandese potrebbe ammorbidire notevolmente l'uscita del Regno Unito. Mantenendo Londra molto più vicina a Bruxelles di quanto sperato da chi ha votato per il “leave”
L'Irlanda del Nord non ci sta ad essere trattata diversamente dal resto del Regno Unito. E facendo leva sul suo peso nei fragili equilibri del governo di Theresa May, ha bloccato all'ultimo istante un accordo sulla Brexit tra Bruxelles e Londra che sembrava ormai cosa fatta.
Secondo le indiscrezioni, Belfast sarebbe allineata alla regolamentazione del mercato unico e dell'unione doganale che si applica a Dublino. In questo modo, si supererebbe il ritorno di un “hard border” nell'isola irlandese. Tusk: “Ci avviciniamo a un progresso sufficiente per il Vertice Ue di dicembre”
Il Consiglio europeo ribadisce che non è ancora possibile passare alla fase due dei negoziati: “Non sono stati fatti progressi a sufficienza in tre aree”. La premier britannica: “Sono ambiziosa e positiva, ma c'è ancora strada da fare”. Juncker polemico: “Spiegateci che vuol dire che siete pronti a un non accordo”
La premier incontrerà a cena il presidente della Commissione e il capo dei negoziatori Barnier. Johnson: "Abbiamo preparato un'offerta molto buona, ragionevole e giusta"
Il laburista Corbyn contro la premier: “I Tories dicevano che i negoziati sarebbero stati facili, ora ognuno salta alla gola dell'altro”. Bruxelles: “Sulle questioni finanziarie non ci sono progressi sufficienti”
La premier britannica davanti alla Camera dei Comuni: "Per una nuova partnership servono capacità di guida e flessibilità, non solo da parte nostra, ma anche da parte dei nostri amici europei". Oggi a Bruxelles, al via il quinto round di negoziati