Il bilancio italiano sotto esame e il giorno della verità per lo 'zar' del Green Deal
Il parere sulle manovre dei Paesi della zona euro, le elezioni in Olanda, il dibattito sul cessate il fuoco a Gaza e quello sull'amnistia in Spagna tra gli eventi principali della settimana europea. Il Parlamento si riunisce in seduta plenaria
Next, la newsletter di Europa Today che vi racconta cosa bolle in pentola nella settimana europea a venire, a cura oggi di Alfonso Bianchi (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad alfonso.bianchi@citynews.com).
P.s.: Presto sarà possibile iscriversi e riceverla comodamente via email ogni domenica: stay tuned!
IN CIMA ALL'AGENDA
Il giudizio sul Bilancio - Per il governo di Giorgia Meloni è in arrivo la pagella (economica) di Bruxelles. Martedì 21 la Commissione europea presenterà i suoi pareri sui documenti di bilancio degli Stati membri dell'area dell'euro. Il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Giancarlo Giorgetti, ha sostenuto che il disavanzo pubblico è destinato a scendere sotto la soglia del 3% entro il 2026, e che per lo stesso anno il rapporto debito/Pil dovrebbe arrivare al 139,6% dall'attuale 143,5%, il secondo più alto dell'Eurozona dopo quello della Grecia.
Il ritorno del Patto di Stabilità - Ma il calo del disavanzo pubblico potrebbe essere giudicato troppo lento. Si tratta di un tema sensibile alla luce del tetto del 3% previsto dai trattati e il ritorno delle procedure per Deficit eccessivo già dal prossimo anno, con la riattivazione del Patto di stabilità attualmente sospeso fino a fine 2023. Secondo le previsioni dell'esecutivo comunitario il numero di Paesi con un deficit superiore al 3% è destinato ad aumentare, e potrebbe arrivare un richiamo anche nei confronti del nostro governo.
Il post Rutte - La prossima settimana gli olandesi andranno alle urne per la prima volta in un decennio senza il nome di Mark Rutte sulla scheda. Il voto del 22 novembre è considerato un test per capire se gli elettori di uno dei Paesi più prosperi d'Europa siano disposti a continuare a finanziare politiche ambientali come i costosi parchi eolici offshore, dopo la crisi del costo della vita dello scorso anno.
Lo zar del Green Deal alla prova - A sinistra, l'ex vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, lo zar del Green Deal, è alla guida di una lista di laburisti e verdi di sinistra, nella speranza di formare una coalizione centrista o almeno di sventare la remota possibilità di una vittoria della destra.
Prima donna premier? - Almeno tre partiti sono ancora in lizza per vincere e designare un nuovo primo ministro, ma nessuno dovrebbe ottenere più del 20% dei voti. Il successore di Rutte alla guida dei liberali Vvd, è la ministra della Giustizia Dilan Yesilgoz, un'immigrata turca che vuole diventare la prima donna primo ministro del Paese.
ALTRI TEMI CALDI
Cresce il sostegno al cessate il fuoco a Gaza - Mercoledì 22 la Plenaria di Strasburgo discuterà della guerra a Gaza. Il Parlamento ha chiesto una pausa umanitaria ma non si è spinto fino a chiedere il cessate il fuoco, sostenuto solo dalla Sinistra e ai Verdi. Con oltre 12mila palestinesi uccisi, tra cui oltre 5mila bambini, anche i liberali di Renew cominciano a parlare di una tregua che "porti a un cessate il fuoco" e i socialisti a denunciare "la punizione collettiva" nei confronti dei palestinesi.
L'amnistia spagnola preoccupa l'Europa - Il socialista Pedro Sánchez ha ottenuto un secondo mandato come primo ministro della Spagna. Decisivo è stato un accordo per la concessione dell'amnistia ai separatisti catalani che gli ha dato abbastanza sostegno in Parlamento per governare, ma che ha diviso fortemente la nazione. Anche la Commissione europea teme che violi le regole dello stato di diritto e mercoledì il tema sarà discusso, su richiesta dei popolari che contestano ferocemente l'idea, anche in Plenaria a Strasburgo.
La revisione dei trattati - Quello della revisione dei Trattati dell'Unione europea è un tema che è tornato di attualità a Bruxelles, con la Germania che sta spingendo affinché venga legato al dibattito sull'allargamento, per preparare l'Europa adesso a 27, a funzionare in maniera efficace anche quando (e se) diventerà a 30 o anche 35 membri (tra cui giganti come l'Ucraina). Mercoledì i deputati voteranno la loro di proposta di riforma, nata dalla Conferenza sul futuro dell'Europa, l'iniziativa che ha messo in contatto rappresentanti delle istituzioni comunitarie e cittadini per discutere insieme di possibili modifiche al funzionamento dell'Unione.
La battaglia per lo Spitzenkandidaten - Giovedì i deputati voteranno le loro proposte per le elezioni del 6-9 giugno 2024, tra cui l'invito a rispettare il principio dello Spitzenkandidaten, il candidato unico dei partiti europei che permetta ai cittadini di sapere chi sarà il presidente della Commissione in caso di vittoria di un campo. Il principio non è contenuto nei trattati, ma è già di fatto attuato, anche se con alterne fortune. Nel 2014 lo Spitzenkandidaten dei popolari fu Jean-Claude Juncker, che fu poi nominato presidente. Nel 2019 fu invece Manfred Weber, ma nonostante i popolari arrivarono primi alle elezioni, al suo posto fu scelta Ursula von der Leyen.
Vertice Ue e Canada - Giovedì 23 e venerdì 24 a St John's, in Canada, si terrà il 19esimo vertice Ue-Canada. A rappresentare le istituzioni comunitarie ci saranno il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Tra i vari temi si parlerà del conflitto ucraino e di quello tra Israele e Hamas. Sia l'Europa che il Canada non chiedono il cessate il fuoco ma solo "pause umanitarie".
Ceta sì, Ceta no - Naturalmente si parlerà anche dei progressi rispetto al Ceta, l'accordo di libero scambio. Il patto tra Bruxelles e Ottawa è entrato in applicazione provvisoria il 21 settembre 2017. Da allora aspetta ancora la ratifica definitiva in ben 10 Paesi membri, tra cui l'Italia (con Meloni un tempo feroce critica dell'accordo, mentre ora al governo pare abbia cambiato idea). Oltre a noi a dover ancora approvare il Ceta sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Polonia e Slovenia.
La protezione delle foreste - Dal 2007 non esistono requisiti di monitoraggio forestale armonizzati a livello europeo. Di conseguenza, non esistono dati comparabili sullo stato delle foreste nell'Ue. La Commissione intende porre rimedio a questa mancanza istituendo un quadro di monitoraggio forestale dell'Ue che verrà presentato martedì 21. Tale quadro dovrebbe fornire dati migliori e consentire di valutare l'impatto delle politiche comunitarie sulle foreste, comprese le politiche in materia di clima, foreste, biodiversità e sviluppo rurale, nonché le iniziative volte a prevenire il disboscamento illegale.
Parlamento Ue
Inquinamento dei mezzi pesanti - Martedì i deputati discuteranno e voteranno la loro posizione sulla legislazione per rafforzare gli standard di emissione di Co2 dell'Ue per i nuovi autobus, camion e rimorchi. I deputati propongono una riduzione del 45% per il periodo 2030/2034 e del 70% per il 2035/2039 fino ad arrivare al 90% dal 2040.
Industria a zero emissioni - Lunedì e martedì il Parlamento discuterà e voterà la sua posizione sui piani per incrementare la produzione di tecnologia a zero emissioni. I deputati vogliono allargare il campo di applicazione delle regole affinché comprendano l'intera catena di approvvigionamento, compresi i componenti, i materiali e le macchine.
Ridurre i pesticidi - I deputati discuteranno martedì e voteranno mercoledì la loro posizione sulle misure per garantire un uso sostenibile dei pesticidi e ridurre l'utilizzo di questi prodotti chimici di almeno il 50% entro il 2030 e del 65% di quelli più pericolosi. La relazione dell'Aula chiede anche un divieto totale in tutte le aree ritenute più sensibili.
Basta telefoni 'usa e getta' - Il Parlamento discuterà lunedì e voterà martedì una proposta per rafforzare il diritto alla riparazione e stimolare i consumatori a scegliere di riparare i prodotti invece di acquistarne di nuovi ogni volta che si rompono, anche al termine del periodo di garanzia. Starà ai produttori di smartphone, lavatrici ed elettrodomestici vari, dare la priorità alla riparazione e offrirla gratuitamente invece della sostituzione del prodotto.
Imballaggi e rifiuti - Il Parlamento discuterà martedì 21 e voterà mercoledì 22 la sua posizione sulle nuove regole per rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare, per ridurre gli stessi e i rifiuti inutili e per promuovere l'uso di materiale riciclato. Tra le altre cose i deputati vogliono vietare la vendita di sacchetti di plastica leggera.
Consiglio Ue
Consiglio Agricoltura e Pesca - Lunedì 20 i ministri dei 27 terranno la loro prima discussione sulle possibilità di pesca per il 2024 nell'Atlantico e nel Mare del Nord, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. La presidenza di turno spagnola fornirà informazioni riguardo allo stato di avanzamento dei lavori sulla proposta di regolamento relativo alle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche, nonché agli alimenti e ai mangimi da esse derivati.
Consiglio Sviluppo - Il Consiglio "Affari esteri", nella formazione "Sviluppo", terrà uno scambio di opinioni sull'impegno di Team Europa in ambienti complessi in Africa. I ministri avranno anche a uno scambio informale di opinioni, in videoconferenza, con il presidente del Gruppo della Banca mondiale Ajay Banga.
Consiglio Educazione, Cultura e Sport - Giovedì 23 e venerdì 24 i ministri dei Ventisette si riuniranno a Bruxelles per discutere di istruzione e competenze digitali nonché di giovani e salute mentale e per riflettere su come attrarre talenti femminili nelle discipline scientifiche e tecnologiche. Si parlerà anche di come migliorare le condizioni di lavoro degli artisti, e di sostegno alla dimensione culturale e creativa dei videogiochi, nonché di uguaglianza e sicurezza nello sport.
Consiglio dello Spazio economico europeo - Lunedì 20 novembre si riunisce a Bruxelles il Consiglio See che discuterà del funzionamento generale dell'accordo che gestisce le regole dell'area economica europea di cui fanno parte i 27 Stati membri dell'Ue con Liechtenstein, Islanda e Norvegia.
Cinque articoli della settimana appena conclusa
Sanchez torna al governo in Spagna, ma è alta tensione per l'amnistia ai catalani
l leader spagnolo ha ottenuto la fiducia grazie a un accordo con i separatisti che ha diviso il Paese. Anche il Parlamento europeo discuterà della legge che scagionerà gli indipendentisti
Via libera alla stretta su Airbnb: chi affitta obbligato a dichiararlo allo Stato
Intesa tra governi Ue e Parlamento sulle nuove regole che intendono contrastare il far west negli affitti brevi. Occhi puntati sui proprietari
Continueremo ad usare il glifosato per (almeno) altri dieci anni nonostante i dubbi sulla sicurezza
Verificata la tossicità per animali marini, l'Efsa non ha riscontrato che causi il cancro. Anche se gli Stati Ue non hanno raggiunto un accordo, Bruxelles pronta a riapprovarlo
Bocciato il piano per 'deportare' i migranti in Ruanda: una batosta anche per Meloni?
La Corte suprema di Londra ha affermato che i richiedenti asilo sarebbero a rischio. Bruxelles ha però dato il via libera all'accordo tra Italia e Albania, ma l'ultima parola starà alla Corte dei diritti dell'uomo
La beffa delle munizioni all'Ucraina: Kiev a secco, ma l'Europa le vende ad altri Paesi
L'Ue aveva promesso 1 milioni di proiettili entro marzo, ma al momento ne sono arrivati 300mila. Borrell accusa: "Aziende preferiscono esportarle altrove"