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Mercoledì, 6 Dicembre 2023

Cate Blanchett striglia l'Europa: "Disumano esternalizzare la gestione dei migranti"

L'attrice è intervenuta al Parlamento Ue in qualità di ambasciatrice dell'Onu per i rifugiati: "Dopo dieci anni dalla strage di Lampedusa nulla è cambiato". E ribadisce la richiesta delle Nazioni unite di un cessate il fuoco a Gaza

Le pratiche di esternalizzazione della gestione della migrazione, come l'accordo sottoscritto ieri da Italia e Albania, sono "politiche inefficaci e disumane" che hanno "sprecato miliardi di dollari dei contribuenti" e sono ormai "un approccio screditato e in gran parte abbandonato". Lo ha sottolineato l'attrice australiana Cate Blanchett nel suo intervento al Parlamento europeo a Bruxelles in qualità di ambasciatrice di buona volontà per l'Unhcr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati. 

"Mi chiedo se coloro che ora mettono in dubbio la Convenzione sul diritto d'asilo abbiano mai incontrato un rifugiato o sono stati costretti ad affrontare il costo umano di politiche dannose come l'esternalizzazione", ha accusato l'attrice parlando all'Assemblea. "Come australiana, posso dirvi che abbiamo imparato a nostre spese il devastante tormento fisico e mentale che i rifugiati hanno subito mentre erano rinchiusi in mare aperto. I danni psicologici subiti da coloro che li sorvegliavano. I miliardi di dollari di denaro dei contribuenti sprecati per un approccio ormai screditato e in gran parte abbandonato. E, mi permetto di dire, la vergogna e il rimpianto che molti di noi provano per queste politiche inefficaci e disumane", ha sottolineato l'ambasciatrice Onu.

Blanchett ha ricordato anche la strage di Lampedusa: "Dieci anni fa, siamo rimasti tutti sconvolti dalla perdita di centinaia di vite umane quando una barca sovraffollata affondò vicino all'isola di Lampedusa. Nel decennio successivo, molti altri sono morti allo stesso modo. E tra dieci anni, le persone continueranno ad annegare vicino alle nostre coste, a meno che qualcosa cambi", ha detto. "Le situazioni complesse richiedono soluzioni complesse, dialogo, collaborazione, non slogan", ha aggiunto, prima di lanciare un triplice appello al Parlamento europeo: "In primo luogo, l'Ue si concentri sulla loro protezione e non sul rafforzamento delle frontiere; in secondo luogo, in qualità di rappresentanti dei cittadini europei, vi prego di ricordare ai vostri elettori che i Paesi a basso e medio reddito ospitano la stragrande maggioranza - quasi il 90% - di tutti gli sfollati forzati. Portate loro questo messaggio; in terzo luogo, continuate a sviluppare l'orgogliosa tradizione di sostegno umanitario dell'Ue, garantendo al contempo che i finanziamenti per lo sviluppo vadano ai Paesi ospitanti e ai rifugiati".

Nel suo intervento, Blanchett ha anche parlato della guerra in corso in Medio Oriente: "Nelle scorse settimana abbiamo visto con orrore le violenze in Israele e a Gaza. Il conflitto ha mietuto migliaia di vite. L'Unchr, assieme ad altre organizzazioni ha chiesto un cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi". Parole accolte con un applauso solo da una parte dell'Aula, quella dei banchi della sinistra.

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