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Martedì, 23 Aprile 2024
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Vaccino inutile per chi beve vodka: panico in Russia dopo avvertimento delle autorità sanitarie

Parte la campagna di vaccinazione di Sputnik V anche se gli esami clinici sono ancora in corso. Ma gli esperti avvertono: perché sia efficace bisogna smettere di bere per quasi due mesi

Chi vuole sottoporsi alla dose di Sputnik V, il vaccino russo anti-coronavirus, dovrebbe astenersi dal bere alcolici per quasi due mesi prima e dopo l’immunizzazione. È quanto ha affermato Anna Popova, capo del Servizio federale russo di sorveglianza sulla protezione dei diritti dei consumatori e del benessere umano. Il vaccino elaborato dagli scienziati russi, che richiede due iniezioni a tre settimane di distanza, potrebbe perdere di efficacia se si consuma alcol prima o dopo il trattamento. La notizia irrompe nel periodo che precede il Natale, quando molti russi consumano tradizionalmente vodka o vini frizzanti.

Niente vodke né sigarette

“L'assunzione di alcol deve essere interrotta almeno due settimane prima dell’immunizzazione”, ha detto Popova in un'intervista radiofonica. I destinatari della dose dovrebbero inoltre astenersi dall'alcol “per 42 giorni dopo la prima iniezione”, ha aggiunto l’esperta, perché proprio in quel periodo “si sta formando l'immunità e bisogna fare attenzione”. Tale momento rappresenta infatti “uno sforzo per il corpo” e “se vogliamo rimanere in salute e avere una forte risposta immunitaria, non bisogna bere alcolici”, ha chiesto ai russi, tra i maggiori consumatori di alcol al mondo. Popova ha anche sconsigliato di fumare prima e dopo la vaccinazione perché il tabacco irrita i polmoni e potrebbe avere un impatto negativo sulle risposte immunitarie. Ma le autorità temono che un rispetto di tali norme sia troppo difficile durante questo periodo, tanto che si è cercato di tranquillizzare sulle bevande alcoliche più leggere, come vino e birra, mentre la vodka sarebbe proprio da evitare.

Partita la campagna di vaccinazione

Secondo il giornale Moscow Times, la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Russia è iniziata questa settimana con i volontari ad alto rischio, nonostante Sputnik V sia ancora sotto esame negli studi clinici che ne devono certificare la sicurezza. I suoi sviluppatori affermano che il vaccino è efficace al 95% contro il virus. I funzionari sanitari stimano che 100.000 russi abbiano già ricevuto lo Sputnik V, inclusi partecipanti ai test e i membri delle forze armate. Al momento in Russia si registra il quarto numero di casi di Covid-19 più alto al mondo, con oltre 2,5 milioni di contagi. Le vittime accertate finora sono state 44.000.

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