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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pfizer soccorre l'Ue: altri 50 milioni di vaccini entro giugno

La Commissione europea ha annunciato l'accordo con la casa farmaceutica Usa. Che in cambio potrebbe ottenere un nuovo mega contratto da 1,8 miliardi di dosi entro il 2023. A un prezzo maggiorato del 60% rispetto quello attuale, secondo quanto anticipato dalla Bulgaria

Dinanzi ai guai con il vaccino Astrazeneca e allo stop improvviso a quello di Johnson&Johnson, l'Unione europea si affida ancora una volta a Pfizer: entro giugno, la casa farmaceutica statunitense consegnerà 50 milioni di dosi aggiuntive del suo farmaco, sviluppato con la tedesca BioNTech. Ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Che ha anche confermato il nuovo megacontratto con la stessa Pfizer: una fornitura di 1,8 miliardi di nuovi vaccini fino al 2023. Un accordo che, stando a quanto rivelato dalla Bulgaria, sarebbe stato raggiunto aumentando i prezzi delle dosi del 60% rispetto ai costi attuali.

L'annuncio

"Abbiamo raggiunto un accordo con BioNTech-Pfizer per accelerare ancora una volta la consegna dei vaccini - dice von der Leyen in una nota - 50 milioni di dosi aggiuntive verranno consegnate nel secondo trimestre di quest'anno, a partire da aprile. Tali dosi erano inizialmente previste per la consegna nel quarto trimestre del 2021. Ora sono disponibili nel secondo trimestre", ha spiegato la leader Ue. "Ciò porterà le dosi totali erogate da BioNTech-Pfizer a 250 milioni di dosi nel secondo trimestre", ha detto ancora.

100 milioni di vaccinati

Il ritmo della vaccinazione "sta aumentando rapidamente in tutta Europa - ha proseguito - Gli Stati membri hanno ricevuto ieri oltre 126 milioni di dosi di vaccini. E sono felice di poter dire che oggi abbiamo raggiunto i 100 milioni di vaccinazioni nell'Ue. Questa è una pietra miliare di cui possiamo essere orgogliosi. Di questi 100 milioni di vaccinazioni, più di un quarto sono seconde dosi, il che significa che ora abbiamo più di 27 milioni di persone completamente vaccinate".

Tra le ragioni dell'anticipo delle consegne, von der Leyen ha citato il caso di Johnson&Johnson, la cui somministrazione sarebbe dovuta cominciare in queste ore in Europa, ma è stata sospesa in via precauzionale dopo che le autorità Usa hanno avvertito di un possibile legame tra questo vaccino e il rischio di coaguli di sangue mortali. Lo stesso problema del vaccino Astrazeneca.

I rischi varianti e la durata dell'immunità

Ma la presidente della Commissione ha avvertito anche dei possibili rischi determinati non solo dalle varianti del Covid, che potrebbero ridurre il potenziale di immunizzazione dei vaccini attualmente in commercio, ma anche dalla questione del prolungamento dell'immunità: "Per prepararci al futuro, stiamo traendo le lezioni dalla prima fase della nostra risposta alla pandemia - ha detto - È chiaro che per sconfiggere il virus in modo decisivo, dovremo essere preparati: a un certo punto, potremmo aver bisogno di dosi di richiamo per rafforzare e prolungare l'immunità; e se si verifica un aumento delle varianti, avremo bisogno di sviluppare vaccini che siano adattati; e ne avremo bisogno presto e in quantità sufficienti. Tenendo presente questo, dobbiamo concentrarci sulle tecnologie che hanno dimostrato il loro valore. I vaccini a mRNA sono un chiaro esempio calzante", ha detto, con un chiaro riferimento a quello di Pfizer-BioNTech.

Il nuovo contratto

Ecco perché, ha proseguito, "stiamo avviando una trattativa con BioNTech-Pfizer per un terzo contratto. Questo contratto prevede la consegna di 1,8 miliardi di dosi di vaccino nel periodo dal 2021 al 2023. E comporterà che non solo la produzione dei vaccini, ma anche di tutti i componenti essenziali, avrà sede nell'Ue', ha concluso. Nei giorni scorsi, il premier bulgaro Boyko Borissov aveva anticipato la trattativa, lamentandosi però di un deciso aumente del prezzo per dose richiesto da Pfizer: dai 12 euro a dose che l'Ue starebbe pagando per le prime forniture, si passerebbe a 19,5 euro per ogni singola somministrazione. Un aumento di circa il 60%. Il vaccino Astrazeneca costa intorno ai 2,7 euro per dose. Quello di Johnson&Johnson, stando a diverse fonti stampa, si aggirerebbe sui 7 euro. 

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