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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"E' come Schettino", Tajani nel mirino degli eurodeputati per l'investitura di Berlusconi (finita male) a premier

La prossima settimana a Strasburgo i socialisti potrebbero guidare la rivolta contro il presidente del Parlamento, reo di aver provato ad abbandonare la “nave” europea. "Non farò il primo ministro aggiunto", aveva detto il giorno dell'insediamento, prendendo le distanze dal suo predecessore, il tedesco Schulz. Ma poi il Cavaliere...

Quando Silvio Berlusconi aveva lanciato l'idea di Antonio Tajani come premier di un centrodestra vittorioso alle elezioni era ancora convinto che dalle urne Forza Italia sarebbe risultato il primo partito della coalizione. Ma gli italiani con il loro voto hanno deluso le sue aspettative, premiando la Lega di Matteo Salvini, lasciando l'ex cavaliere nel ruolo di gregario e mettendo in difficoltà Tajani che aveva accettato una investitura dalla quale si è poi trovato costretto a svincolarsi con un “resto presidente del Parlamento Ue” dopo il disastro elettorale.

"Come Schettino"

Come spiega il Sole 24 Ore il 2 marzo, il giorno dopo che Tajani ha accettato la candidatura, era partita la protesta guidata dall'europarlamentare francese Eric Andrieu, del gruppo socialista, che aveva spedito al presidente dell'Aula e tutti i colleghi dell'Emiciclo una lettera durissima nei toni e nei contenuti contro la possibilità che lo stesso Tajani abbandonasse il suo posto.

“Lei, uno dei comandanti della nave Europa e ha scelto il coraggio come il capitano della Costa Concordia”, aveva scritto ironico Andrieu paragonando l'ex commissario a Francesco Schettino. Il socialista lamentava che in un momento molto delicato per l'Europa Tajani avesse “scelto Forza Italia” ricordando le parole pronunciate dallo stesso presidente pronunciate otto mesi dopo l'elezione in cui ringraziava tutti i deputati per “la fiducia che mi avete dato” promettendo fare “del mio meglio per esserne degno”, e ribadendo di voler “essere il presidente del Parlamento, non un primo ministro”.

“Il Suo livello di irresponsabilità è pari al Suo disimpegno dalla causa europea”, ha attaccato nella missiva il francese accusando Tajani di comportarsi “più come una nave pirata che come un faro nella tempesta”, e rinfacciandogli il fatto che “oggi più che mai Lei dimostra che l’Europa ha bisogno di visionari e non di simulacri che sacrifichino il progetto europeo sull’altare delle loro ambizioni personali”.

Attacco in plenaria?

La vicenda non ha avuto grande risalto al momento ma la prossima settimana a Strasburgo si riunirà la Plenaria e non è escluso che nei dibattiti in Aula a Tajani venga reso conto della sua scelta. L'attacco potrebbe avere un secondo fine: come successo con Schulz, infatti, non è escluso che il Ppe provi a riconquistare la poltrona di presidente del Parlamento europeo dopo le elezioni del 2019. Cosi' come non è escluso che Tajani ritenti la corsa sia all'Eurocamera, sia soprattutto alla poltrona più ambita. Si vedrà. Intanto, a Roma, girano ancora voci che la sua corsa a premier non sia finita. Le trattative per il futuro governo sono iniziate. E potrebbe succedere di tutto. Anche che Tajani torni sulla nave, ma quella di Chigi.

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