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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

Ricerca e innovazione, dall'Ue 30 miliardi in 3 anni

L'annuncio oggi a Bruxelles. Tra le priorità sicurezza, clima, energia pulita, economia digitale e migrazione. 200 milioni andranno a progetti di sviluppo di batterie per le auto elettriche

Sicurezza, clima, energia pulita, economia digitale e migrazione. Sono queste le priorità che la Commissione europea ha scelto nel destinare 30 miliardi di euro al settore della ricerca e dell'innovazione per il triennio 2018-2020. L'annuncio è stato fatto oggi a Bruxelles dal commissario Ue per la Ricerca, la scienza e l'innovazione Carlos Moedas.

I fondi arrivano dal programma Horizon 2020, che ha una dotazione complessiva di 77 miliardi. "Intelligenza artificiale, genetica, blockchain: la scienza è il fulcro delle più promettenti innovazioni pionieristiche odierne – dice Moedas - L'Europa è leader mondiale nel campo della scienza e della tecnologia e svolgerà un ruolo di primo piano come volano dell'innovazione. La Commissione sta dando prova di un impegno concertato, anche con il Consiglio europeo dell'innovazione, che oggi muove i primi passi, con l'obiettivo di offrire ai tanti innovatori europei un trampolino di lancio per diventare società leader a livello mondiale”.

Le aree finanziate

La Commissione ha deciso, rispetto al passato, di ridurre le aree di ricerca da finanziare, concentrandosi su alcune priorità: 3,3 miliardi andranno alla ricerca sulle emissioni e i cambiamenti climatici, 1 miliardo per l'economia circolare, 1,7 miliardi per la digitalizzazione e la trasformazione dell'industria e dei servizi, 1 miliardo per l'Unione della sicurezza (compresa la cyber-security), e 200 milioni per gli studi sull'immigrazione. Altri 2,2 miliardi di euro saranno destinati a progetti per la produzione di energia pulita in quattro settori correlati (energie rinnovabili, edifici ad alta efficienza energetica, mobilità elettrica e soluzioni di stoccaggio, compresi 200 milioni per la prossima generazione di batterie elettriche). Al contempo, la Commissione continuerà a finanziarie la ricerca fondamentale (o di frontiera) con 1,86 miliardi destinati a sostenere i ricercatori di eccellenza e 2,9 miliardi per l'azione Marie Sklodowska-Curie. Infine, 2,7 miliardi andranno al Consiglio europeo dell'innovazione, l'agenzia Ue che si occupa di sostenere l'innovazione ad alto potenziale di guadagno e di rischio al fine di creare i mercati del futuro. 

Meno burocrazia

Un'altra novità è l'introduzione del progetto pilota per il finanziamento forfettario, un approccio nuovo e più semplice per fornire sostegno finanziario ai partecipanti. Tale approccio sposterà l'attenzione dei controlli ex ante dalle verifiche finanziarie al contenuto tecnico-scientifico dei progetti.

Scienza aperta

Il programma segna un cambiamento decisivo nella promozione della scienza aperta, passando dalla pubblicazione dei risultati della ricerca nelle riviste scientifiche alla condivisione delle conoscenze in una fase più precoce del processo di ricerca. Al sostegno alla scienza aperta verranno destinati 2 miliardi di euro, mentre 600 milioni di euro saranno assegnati al cloud europeo per la scienza aperta e all'infrastruttura europea dei dati.
 

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