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Martedì, 16 Aprile 2024
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Niente quarantena solo per i vaccinati (e con doppia dose): l’Ue aggiorna il suo Green pass

La Commissione propone norme comuni, ma i singoli Paesi sceglieranno chi potrà passare le frontiere senza restrizioni. Dai ‘semi-vaccinati’ ai guariti, passando per i figli maggiorenni: cosa sapere per evitare sorprese

Il metodo migliore per evitare sorprese nell’estate 2021 è farsi somministrare la doppia dose (o il vaccino Johnson & Johnson). Solo chi è completamente vaccinato potrà infatti viaggiare in tutta Europa senza dover fare test in continuazione o una quarantena a ogni spostamento. Il discorso si fa invece più complicato per i ‘semi-vaccinati’ che hanno ricevuto una sola dose, ma anche per chi prova la semplice negatività con un test rapido prima di mettersi in viaggio: in questi casi, ogni singolo Stato membro potrà decidere se applicare o meno restrizioni come un secondo test all’arrivo o addirittura la quarantena. 

Le nuove regole sono contenute in una proposta di raccomandazione presentata oggi dalla Commissione europea. Un documento nel quale Bruxelles ha ribadito la sua richiesta agli Stati membri di permettere il ritorno alla vita normale anche nella mobilità da Paese a Paese per i soggetti che hanno ricevuto la vaccinazione completa. Questa è la principale regola che l’Ue vuole vedere applicata al più presto in tutti gli Stati membri, con la sola eccezione del ‘freno d’emergenza’ da azionare in caso di nuove varianti e situazioni epidemiologiche in rapido peggioramento. 

Per tutti gli altri casi, a ognuno dei 27 Paesi membri vengono lasciati ampi margini di libertà. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti dal momento che il controllo delle frontiere e la tutela della salute pubblica rimangono due competenze nelle mani dei singoli Governi. Ad esempio, ogni Stato può scegliere se ammettere senza test i cittadini Ue ai quali è stata somministrata una sola dose di vaccino.

Oltre al tema del numero di dosi, potrebbe variare da Stato a Stato anche la regola sui test da applicare ai non vaccinati. La Commissione propone infatti “un periodo di validità standard per i test: 72 ore per i test Pcr (cioè i molecolari, ndr) e, ove accettato da uno Stato membro, 48 ore per i test antigenici rapidi”. Ogni Paese membro, così come accade oggi, sarà dunque libero di accettare o meno i test rapidi.

Altro motivo di incertezza per la stagione turistica riguarderà le regole da applicare alle famiglie in viaggio. “Per garantire l'unità familiare - si legge nella proposta Ue - i minori che viaggiano con i genitori dovrebbero essere esentati dalla quarantena quando i genitori non devono sottoporsi” al periodo di isolamento. Nessuna deroga viene invece ammessa per i figli maggiorenni che, anche se i loro genitori hanno ricevuto la doppia dose, dovranno sottostare alle regole sui test e le quarantene imposte dai singoli Stati membri.

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