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Martedì, 23 Aprile 2024
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Più persone comprano, più i prezzi scendono: la startup di e-commerce che aiuti i piccoli produttori agricoli

Si chiama Campo Digitale ed è una piattaforma digitale nata in Veneto durante la pandemia di Covid grazie a un gruppo di giovani. Parole chiave sono sostenibilità e filiera corta, ma non solo: “Il merito di un’azienda si misura in relazioni intessute, non in ettari coltivati”.

Mettere in rete i piccoli produttori locali, metaforicamente e letteralmente. La startup Campo Digitale sta infatti creando un tessuto di aziende agricole del Veneto che rispettino standard e parametri. E poi le pubblica online, dove i loro prodotti possono essere acquistati. Con un dettaglio: quante più persone decidono di acquistare un articolo, tanto più il suo prezzo scende. Un’asta al contrario, in cui tutti alla fine portano a casa un prodotto sano e sostenibile, a un prezzo ribassato.

L’idea è venuta a sei ragazzi veneti, tra i 21 e i 28 anni: qualcuno proviene dal mondo del food, altri sono esperti di marketing e finanza o programmatori. Si sono incontrati online, durante un’hackaton, il 27 marzo 2020. Hanno risposto alla chiamata alle armi per trovare soluzioni alla crisi da Covid19, e lo hanno fatto pensando al lungo periodo. Un anno dopo, i primi acquisti su Campo Digitale. Ne abbiamo parlato con Davide Menguzzato, il più giovane del gruppo.

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Davide, cos’è Campo Digitale?
È una piattaforma che nasce per aiutare i piccoli produttori a vendere i loro prodotti e a portarli a casa delle persone, con l’intento di spostare online l’esperienza dei Gruppi d’acquisto solidali, semplificandola il più possibile. Vogliamo che più persone possibili si avvicinino a questo mondo di prodotti buoni, sani e sostenibili. E nel frattempo vogliamo anche che per i produttori si apra un mercato più ampio. Cerchiamo di superare l’idea per cui la validità di un’azienda si misura in resa per ettaro, ma in relazioni intessute, in passione coltivata e in qualità prodotta.

Come funziona?
Siamo un e-commerce, cioè un sito per fare acquisti online, però a prezzi dinamici. Ci sono due sessioni di acquisto: la prima si apre i lunedì mattina e si chiude il mercoledì sera, la seconda va dal giovedì alla domenica. Durante tutte le sessioni di acquisto, per ogni cliente che acquista un determinato prodotto, il suo prezzo scende. Quando si conclude una sessione, il bene viene spedito al prezzo a cui si è riusciti a farlo scendere. Le aziende agricole inviano i prodotti al nostro centro logistico, e poi noi facciamo arrivare gli acquisti a casa dei clienti. Per la prima sessione le consegne arrivano il venerdì, per la seconda il martedì. Del ricavo delle vendite il 70% va al produttore, il 30% a noi per portare avanti questo progetto. Più persone acquistano, più persone guadagnano: noi non andiamo a tagliare la marginalità del produttore ma la nostra.

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Siete già attivi? E come è stata la risposta dei clienti?
Abbiamo aperto gli ordini il 27 marzo 2021, esattamente un anno dopo esserci conosciuti online. Per il momento lavoriamo solo in Veneto, ma raggiungeremo presto Emilia Romagna e Lombardia. In poco più di un mese abbiamo raggiunto una cinquantina di clienti, e molti tornano regolarmente facendo più ordini: un successo, dal nostro punto di vista. Anche prima, quando era necessario trovare finanziamenti per partire, la risposta è stata positiva: abbiamo raccolto 20mila euro con una raccolta fondi online, che ci ha permesso di far fronte a tutte le spese iniziali. In questo momento siamo alla ricerca di investitori che credano in Campo Digitale quanto noi.

Come scegliete i produttori che entrano a far parte della vostra rete?
Sono tutte piccole aziende agricole a filiera corta. Andiamo alla ricerca dei produttori che si rispecchiano nei nostri valori della sostenibilità e della cura del territorio. Il prodotto deve essere di ottima qualità, un’eccellenza del territorio, ma deve anche avere una storia in cui ci riconosciamo. Tutto questo lo capiamo visitando le aziende agricole di persona, parlando coi produttori e facendoci raccontare i loro metodi e le loro storie: così a nostra volta possiamo presentarle al cliente dopo aver fatto una scelta ragionata.

Una startup come la vostra può aiutare la ripresa dell’Italia dopo il Covid?
Direi di sì: siamo uno dei piccoli tasselli che stanno venendo posti in questi mesi. Ma il nostro è un obiettivo più a lungo termine, puntiamo agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Cerchiamo di fare del bene senza mettere il profitto al centro. Tenendo però bene in mente che una parte di profitto serve ed è anzi necessaria per portare avanti gli obiettivi di sostenibilità.

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