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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lo strano caso dell'eurodeputata di centrodestra che vota (quasi) sempre contro il suo partito. E come il centrosinistra

La finlandese Pietikäinen pur rispettando la linea del Ppe nelle questioni economiche prende da loro le distanze su politiche ambientali, agricole e di diritti civili mostrandosi la più “infedele” di Strasburgo

I parlamentari europei votano solitamente in accordo con il proprio gruppo politico di appartenenza, pur avendo libertà di scelta e potendo dissentire in determinati casi. Ma c'è qualcuno a Strasburgo che a quanto pare pure sedendo nei banchi dei popolari alla prova dei fatti si è mostrata più vicina ai socialisti e ai liberali che al centrodestra con cui è stata eletta. È lo strano caso di Sirpa Pietikäinen portato alla luce da VoteWatch, Ong che monitora il comportamento in Aula dei deputati europei.

Pietikäinen è stata deputata del parlamento finlandese per 20 anni, dal 1983 al 2000, ed è stata anche ministro dell'Ambiente nel 1990 quando la Finlandia entrò nell'Unione europea. Al Parlamento di Strasburgo entrò nel 2008 quando sostituì Alexander Stubb che fu chiamato alla guida del ministero degli Esteri. Da allora è stata rieletta in Europa altre due volte. In quest'ultima legislatura ha dimostrato la sua indole “indipendente” mostrandosi piuttosto “infedele” alle direttive del suo partito europeo.

Secondo i registri di VoteWatch l'eurodeputata ha votato insieme ai socialisti nell'83% dei casi mentre con i popolari solo l'80% delle volte. Non solo il suo voto è stato in linea con i liberali l'81% delle volte, anche in questo caso dimostrando poca “fedeltà” alla sua casa madre. Quando si tratta di questioni legislative riguardanti questioni economiche il suo lato “austero” tipico dei popolari prende il sopravvento: lì infatti ha votato nell'87% dei casi in maniera coerente con il gruppo a cui appartiene e solo l'84 e l'82 con liberali e socialisti. Ma è sui temi ambientali, di salute e sicurezza alimentare che si cominciano a notare le profonde differenze che la separano dai suoi colleghi di partito. Su questi argomenti ha votato insieme a loro solo nel 58% dei casi. Per esempio ha sostenuto un aumento degli obiettivi minimi per il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, mentre la maggior parte dei popolari ha optato per un approccio graduale. In agricoltura le distanze diventano poi siderali concordando con il Ppe solo nel 38% delle votazioni.

Anche su libertà civili e affari interni Pietikäinen è molto più socialista che popolare: con l'S&D si è trovata d'accordo nell'81% dei casi mentre con il Ppe solo il 74. Per esempio, ha sostenuto la critica del Parlamento contro la politica restrittiva riguardo all'aborto in Polonia, mentre la maggior parte dei membri del suo gruppo politico si sono opposti alle interferenze Ue, e ha anche sostenuto le procedure che consentono alle persone che hanno cambiato sesso di riconoscere il loro nuovo genere nei documenti ufficiali, nonché la condanna di procedure che impongono la sterilizzazione alle persone transgender.

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