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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Berlino mette al bando un'associazione umanitaria musulmana: "In realtà finanziava il terrorismo"

Le sovvenzioni a progetti di costruzione di ospedali e orfanotrofi in Africa e in Siria erano solo una copertura, i soldi servivano per alimentare le casse dei jihadisti

Il governo tedesco ha messo al bando l'Ong musulmana Ansaar International accusandola di finanziare il terrorismo islamista sotto la copertura delle sue opere di beneficenza. Dopo una serie di perquisizioni nella sede di Dusseldorf dell'organizzazione, sarebbe venuto fuori che i soldi raccolti dall'associazione servivano per alimentare le casse di gruppi terroristici quali la milizia jihadista siriana Jabhat al-Nusra, che è stata assorbita dalla milizia Hajat Tahrir al-Sham, o il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza e Al-Shabaab in Somalia e non per sovvenzionare progetti di costruzione di ospedali e orfanotrofi delle vittime musulmane e cristiane di Boko Haram in Africa e nella città siriana di Aleppo, che invece affermavano. Steve Alter, portavoce del ministro dell'Interno Horst Seehofer, tramite un tweet ha definito necessaria la messa al bando dell'Ong e di diversi sottogruppi che fanno riferimento ad essa  perchè "se si vuole contrastare il terrorismo, bisogna prosciugare le sue fonti di denaro".

Il bando di Ansaar International, fondata dal rapper tedesco e convertito musulmano Joel Kayser, è  entrato in vigore questa mattina ed è stato accompagnato da perquisizioni e sequestri di case e garage in dieci regioni della Germania. Tuttavia, la maggior parte delle persone arrestate risiedeva nel Land della Renania settentrionale-Vestfalia, proprio dove si trova la sede centrale di Dusseldorf. Come riporta Euronews, l'Ong, creata nel 2012, era profondamente religiosa il focus dell'accusa del ministero dell'Interno è che "diffondeva una visione del mondo salafita e finanziava il terrore con il pretesto di aiuti umanitari". I sospetti verso Ansaar International sono iniziati nel 2019, quando la polizia fece irruzione nei suoi uffici e in quelli di un'altra organizzazione no profit, WorldWide Resistance-Help, già con sospetti di finanziamento a gruppi designati come terroristici dall'Ue. Sotto il mirino delle autorità è finita anche il Comitato somalo per l'informazione e la consulenza con sede a Darmstadt e una fondazione di Berlino dell'ex calciatore professionista Änis Ben-Hatira.  

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