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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il peso di Big Pharma a Bruxelles: ogni anno spesi 36 milioni in attività di lobbying

Nel 2020 il principale ‘gruppo di pressione’ ha incrementato del 20 per cento il suo budget per influenzare la politica Ue. Un fattore da tenere a mente quando si parla dello stop ai brevetti

Nell’anno della pandemia, la Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (Efpia) ha incrementato del 20 per cento il suo budget in attività di lobbying. La spesa dell’Efpia - di cui fanno parte, tra le altre, anche Pfizer, AstraZeneca e Johnson & Johnson - per influenzare le scelte di Bruxelles è passata da 4,6 a 5,5 milioni di euro nel solo 2020, ma l’intero lobbismo farmaceutico presso le istituzioni Ue vale circa sette volte il budget della sigla di rappresentanza del settore più nota all'interno della cosiddetta ‘eurobolla’. Secondo i dati diffusi dal Corporate Europe Observatory, nel solo 2020 le varie organizzazioni che promuovono gli interessi del Big Pharma hanno speso a Bruxelles circa 36 milioni di euro in attività di lobbying.

Le aziende farmaceutiche e le lobby del settore riferiscono di contare - in totale - su 290 lobbisti attivi nella capitale belga. Secondo il Corporate Europe Observatory, gruppo di ricercatori nato per “sfidare l'accesso privilegiato e l'influenza di cui godono le aziende” nel processo decisionale dell’Ue, tale cifra non include una parte del personale al servizio delle società di consulenza e che contribuirebbe a tutelare gli interessi del Big Pharma.

Una “potenza di fuoco”, scrivono gli autori dello studio, ancora “sottostimata”, a causa delle “deboli regole di trasparenza sulle lobby nell’Ue che stanno ostacolando il controllo pubblico, ora più che mai necessario durante la pandemia”. Il mese appena cominciato sarà infatti “cruciale per la proposta di esenzione delle disposizioni Trips” ovvero “l’allentamento globale temporaneo dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini e sulle terapie contro il Covid-19 per consentirne la produzione su scala molto più ampia”.

Il 7-8 giugno, ricorda l’osservatorio, i deputati decideranno la posizione del Parlamento europeo, mentre tra il 9 e il 10 giugno la Commissione europea rappresenterà l'Ue alla riunione del Wto a Ginevra dove si deciderà se avviare o meno i negoziati sulla sospensione dei brevetti. Il calendario di appuntamenti importanti si conclude con il vertice del G7 previsto a Londra dall’11 al 13 giugno, quando i leader discuteranno nuovamente dell’eventuale allentamento alle regole sulla proprietà intellettuale richiesto oltre sei mesi fa da India e Sudafrica e, solo recentemente, appoggiato dagli Stati Uniti.

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