“Io arrestato da chi vuole fermare la costruzione del muro”. L’ex stratega di Trump si difende
Bannon si dichiara non colpevole poi esce dal carcere su cauzione. Indiscrezione del New York Times: “Fermato ieri mattina a bordo dello yatch di lusso del miliardario cinese Guo Wengui”
Dopo il suo primo faccia a faccia coi giudici, Steve Bannon ha affermato che l'inchiesta per frode che ha portato al suo arresto è politicamente motivata. “Questo intero fiasco è per fermare la gente che vuole costruire il muro” sul confine con il Messico, ha detto l'ex stratega di Donald Trump ai giornalisti che l'aspettavano fuori dal tribunale di New York al suo rilascio dopo che è stata fissata una cauzione di cinque milioni di dollari, di cui dovrà versare 1,7 milioni, riferisce l’agenzia Adnkronos.
Le accuse
Bannon è stato fermato nella giornata di ieri per ordine del procuratore di New York Audrey Strauss. L’ex fedelissimo di Trump è accusato di aver “defraudato centinaia di migliaia di donatori, approfittando del loro interesse a finanziare un muro di confine, con il falso pretesto che tutto il denaro sarebbe stato usato per la costruzione”.
La difesa
Di fronte ai giudici, l'ideologo del sovranismo Usa si è dichiarato non colpevole delle accuse di aver truffato i donatori che hanno partecipato alla sua campagna online "We Build the Wall", sottraendo fondi per le sue spese personali e per quelle degli altri organizzatori della campagna.
L'indiscrezione sull'arresto
Il giudice ha vietato a Bannon di viaggiare su aerei, imbarcazioni o yachts privati senza l'autorizzazione della Corte. Ieri mattina, Bannon era stato arrestato a bordo dello yatch di lusso del miliardario cinese Guo Wengui, secondo quanto riportato dal New York Times.