Iva ridotta per chi noleggia uno yacht, l'Ue ammonisce l'Italia: “Non potete farlo”
La Commissione europea ritiene illegali le agevolazioni che il nostro Paese concede per il leasing delle barche di lusso. Ed è pronta a sanzionarci
L'Iva agevolata per chi noleggia uno yacht è contraria alle leggi Ue perché "puo' creare gravi distorsioni della concorrenza". Per questo, l'Italia deve eliminare questa misura se non vuole incorrere in sanzioni. E' quanto ha comunicato oggi la Commissione europea con una lettera di costituzione in mora inviata al governo per non aver riscosso l'importo corretto dell'Iva sul leasing di yacht.
Secondo Bruxelles, si tratta di un regime illegale di esenzioni . "Non è affatto corretto che alcuni individui e imprese possano evitare impunemente di pagare l'Iiva dovuta su prodotti come gli yacht - dice Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici - Il trattamento fiscale di favore riservato alle imbarcazioni è in evidente contrasto con le norme fiscali comuni e falsa notevolmente la concorrenza nel settore marittimo".
Le violazioni dell'Italia
Sebbene l'attuale normativa Ue in materia di Iva permetta agli Stati membri di non tassare i servizi quando l'utilizzazione e la fruizione effettive hanno luogo al di fuori dell'Unione, essa non ammette una riduzione forfettaria generale senza la verifica del luogo di utilizzo. Secondo gli orientamenti pertinenti definiti dall'Italia, quanto più grande è un'imbarcazione, tanto meno è probabile che essa sia utilizzata nelle acque dell'Ue: un criterio che riduce significativamente l'aliquota Iva applicabile e che, per Bruxelles, va rivisto. Inoltre, le attuali norme dell'Ue che disciplinano le accise consentono agli Stati membri di non tassare il carburante utilizzato da una compagnia di navigazione a fini commerciali, vale a dire per la vendita di servizi di navigazione marittima.
"L'esenzione, tuttavia - spiega la Commissione - dovrebbe applicarsi soltanto se la persona che prende in leasing l'imbarcazione vende detti servizi a terzi. L'Italia, in violazione delle norme Ue, consente di classificare come 'commerciali' le imbarcazioni da diporto noleggiate (ad esempio gli yacht) anche quando vengono utilizzate per uso personale, il che può dar loro la possibilità di usufruire di carburante in esenzione da accisa per l'alimentazione dei motori".
Qualora, nei prossimi due mesi, l'Italia non dovesse conformarsi al parere motivato sulle accise adottato oggi, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Ue. Ultimo passo prima delle sanzioni.