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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

Gli Usa minacciano la Germania sul gasdotto russo: "Pronti a usare tutte le leve possibili per fermarlo"

Nuovo affondo di Washington contro il Nord Stream 2, considerato "un progetto geopolitico della Russia, che minaccia la sicurezza energetica dell'Europa". E anche i Verdi tedeschi sarebbero pronti a bloccare l'opera se dovessero salire al governo

Gli Stati Uniti sono determinati a "utilizzare tutte le leve disponibili per impedire il completamento del Nord Stream 2". Il cambio di guardia alla Casa Bianca non ha mutato i toni di Washington nei confronti del gasdotto in costruzione tra Russia e Germania attraverso il mar Baltico, e che dovrebbe raddoppiare il trasporto delle forniture di gas russo verso l'Unione europea. L'ultimo avvertimento, o minaccia che dir si voglia, arriva dal portavoce dell'ambasciata statunitense a Berlino, Joseph Giordono-Scholz.

Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano "Der Tagesspiegel", Giordono-Scholz ha ricordato che, per gli Stati Uniti, qualsiasi impresa coinvolta nel progetto del Nord Stream 2 "rischia" di essere sottoposta a sanzioni. Secondo il portavoce Usa, il gasdotto nel Baltico è "un progetto geopolitico della Russia, che minaccia la sicurezza energetica dell'Europa tanto quanto quella dell'Ucraina e dei partner orientali della Nato". Questo giudizio, ha evidenziato il portavoce dell'ambasciata degli Stati Uniti a Berlino, è "condiviso da alcuni dei nostri partner europei e anche da alcune autorevoli voci in Germania".

Il riferimento alle "autorevoli voci" tedesche potrebbe riguardare il partito dei Verdi, ormai la seconda forza politica nel Paese dopo la Cdu-Csu di Angela Merkel, stando ai sondaggi. In vista delle prossime elezioni generali di autunno, i Verdi tedeschi hanno già fatto sapere che qualora dovessero salire al governo porrebbero fine alla costruzione del gasdotto. Gli ecologisti non sono gli unici esponenti politici tedeschi a non condividere il progetto, che è invece sponsorizzato da buona parte dei Socialisti, in particolare dal ministro delle Finanze Olaf Scholz. 

Il gas di Putin che divide la Germania

Nei giorni scorsi, i media tedeschi avevano fatto emergere come proprio Scholz si fosse attivato per convincere gli Usa a fermare eventuali nuove sanzioni sul Nord Stream 2, consentendo così di terminare l'opera. Stando a queste indiscrezioni, il ministro avrebbe offerto a Washington 1 miliardo di investimenti per l'acquisto del gas di scisto prodotto dagli Usa e per lo sviluppo dell'idrogeno in Ucraina, Paese strategico anche per il completamento del gasdotto. "L'obiettivo è facilitare l'ingresso del Paese nell'era delle energie pulite, così da disancorarlo dal transito del gas russo sul proprio territorio, importante fonte di entrate per Kiev", spiega l'agenzia Nova. Ma la proposta non sembra aver convinto gli Usa, tanto più dinanzi alla "crescente aggressione della Russia nell'Ucraina orientale", dice Giordono-Scholz.

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