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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro Francia

Francia in piazza contro l'innalzamento dell'età pensionabile: "Non ci fermeremo"

Macron vuole portarla da 62 a 64 anni entro il 2030 e a 67 per chi non raggiunge il minimo degli anni di contribuzione. I sindacati scioperano uniti contro il progetto: "La situazione è grave"

Iniziano in Francia le mobilitazioni contro il piano del governo di allungare l'età pensionabile da 62 a 64 anni entro il 2030. Oggi primo giorno di sciopero che vede i trasporti, le scuole, gli ospedali, oltre a raffinerie e stazioni di servizio, i settori più colpiti dall'agitazione. Per Emmanuel Macron, e per la nuova maggioranza che lo sostiene, si tratta di una prova di forza importante ritenuta un progetto cruciale del secondo quinquennio di presidenza, il suo partito, che non ha la maggioranza all'Assemblea Nazionale, potrebbe essere indebolito se le proteste continueranno a lungo.

Servizio civile a 15 anni e pensione a 64: così Macron vuole far lavorare di più i francesi

I sindacati francesi di oppongono all'unanimità alla riforma e hanno annunciato che ci saranno nuove giornate di sciopero. "È un primo giorno e ce ne saranno altri", ha sottolineato il segretario generale della Confederazione generale del lavoro (Cgt), Philippe Martinez, che in un'intervista al canale Public Senat, sottolineando come sia "raro che i sindacati in Francia siano tutti d'accordo: è un indicatore che la situazione è grave".

Secondo i primi dati il tasso di sciopero degli insegnanti è stato del 42,35% nelle scuole elementari e del 34,66% nelle scuole secondarie (medie e superiori) secondo il Ministero e di oltre il 65% secondo i sindacati. Questi dati sono leggermente inferiori a quelli del 5 dicembre 2019, durante l'ultima mobilitazione su larga scala contro la riforma delle pensioni, in cui secondo il Ministero, il tasso di scioperanti raggiunse il 51,15% nelle scuole primarie, contro il 70% secondo i sindacati, e il 42,32% nelle scuole secondarie (75% per i sindacati).

Tutte le organizzazioni dei lavoratori sono concordi nel bocciare quello che è l'asse centrale della riforma: l'aumento dell'età minima di pensionamento dagli attuali da 62 a 64 anni entro il 2030. Per ricevere una pensione completa, la proposta del governo prevede che sia necessario lavorare per almeno 43 anni. All'età di 67 anni, i lavoratori che non sono stati attivi così a lungo riceveranno comunque una pensione completa.

Il governo ha scelto di estendere l'orario di lavoro in risposta al deterioramento finanziario dei fondi pensione e all'invecchiamento della popolazione e difende il suo progetto presentandolo come "portatore di progresso sociale", in particolare aumentando il valore delle piccole pensioni. La Francia è uno dei Paesi europei in cui l'età pensionabile legale è la più bassa. L'età è di 65 anni in Germania, Belgio e Spagna e 67 in Italia e Danimarca.

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