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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La crescita rallenta in tutta l'Eurozona, anche in Italia: "Colpa di Omicron e caro bollette"

L'ultimo trimestre del 2021 si chiude con il segno negativo per la Germania

Per gli analisti è colpa della variante Omicron e dell'inflazione galoppante guidata dall'aumento dei prezzi dell'energia. Ma se l'intera economia dell'Eurozona rallenta, compresa anche quella dei Paesi Ue senza l'euro, è anche vero che i dati provvisori dell'Eurostat sull'ultimo trimestre del 2021 mostrano un'Europa a due velocità, con i due estremi rappresentati da un lato dalla Spagna, che cresce al ritmo del 2% rispetto al trimestre precedente, e dall'altro da Germania e Austria, che fanno registrare un Pil negativo, rispettivamente -0,7 e - 2,2%. In mezzo, Francia e Italia, con il nostro Paese che, al netto del rallentamento trimestrale, fa segnare un +6,4% su base annuale, la crescita più altra tra i Paesi citati dall'Eurostat.

Il rallentamento

Premesso che le stime Eurostat "si basano su fonti di dati incomplete e soggette a ulteriori revisioni", come spiega lo stesso istituto di statistica, nel quarto trimestre 2021, "il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'Ue, rispetto al trimestre precedente". Si tratta di una crescita decisamente meno sostenuta di quella registrata nel resto dell'anno. A ogni modo, secondo una prima stima della crescita annua per il 2021, il Pil è aumentato del 5,2% sia nell'area dell'euro che nell'Ue rispetto al 2020.

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Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati per il quarto trimestre 2021, la Spagna (+2,0%) ha registrato l'aumento più elevato rispetto al trimestre precedente, seguito da Portogallo (+1,6%) e Svezia (+1,4%). Diminuzioni sono state registrate in Austria (-2,2%), Germania (-0,7%) e in Lettonia (-0,1%). L'Italia si trova in mezzo alla classifica, con un +0,6%. I tassi di crescita anno su anno sono stati positivi per tutti i Paesi, con il nostro a far registrare la crescita più alta nen confronto tra l'ultimo trimestre 2021 e lo stesso periodo del 2020. 

Le previsioni per il 2022

Secondo Ben Laidler, global markets strategist di eToro, "la crescita economica dell'Eurozona, pur rimanendo positiva, è rallentata bruscamente nell'ultimo trimestre dell'anno a fronte dell'ondata della variante Omicron e della crisi energetica". Il tutto, comunque, "in linea con le aspettative". Secondo gli analisti, l'economia europea, non solo dell'area euro, tornerà a crescere a ritmi sostenuti nel 2022. Ma se Laidler è sicuro che questo accadrà anche grazia ai "rimbalzi della crescita" guidati "dalla Germania e dal suo settore automobilistico" e dal turismo di Paesi come la Spagna, Jessica Hinds di Capital Economics nutre dubbi sulla capacità dell'economia tedesca di fare da motore all'Eurozona. Del resto, lo stesso governo tedesco ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2022. 

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