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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Regole bilancio più semplici e flessibili, Bruxelles pronta a rivedere Patto di stabilità"

L'annuncio del Financial Times, che cita un documento di riflessione interno dei tecnici della Commissione Ue. La nuova presidente Ursula von der Leyen aveva promesso di affrontare il tema, sollecitata da Paesi come Italia e Francia

Regole più semplici e una maggiore flessibilità per chi, come l'Italia, fa fatica a rispettare i parametri del Patto di stabilità senza colpire investimenti e crescita. E' quanto potrebbe varare la nuova Commissione europea di Ursula von der Leyen, secondo quanto riferisce l'autorevole Financial Times. 

Stando a un documento di riflessione interno di Bruxelles, citato dal quotidiano della City, i tecnici della Commissione riconoscono la necessità di una "sostanziale semplificazione" delle regole, anche per consentire agli Stati in difficoltà di utilizzare obiettivi di bilancio meno duri da realizzare, in particolare sulla riduzione del debito, nei periodi di recessione. Una parola, 'recessione', che rischia di diventare ricorrente nel dibattito europeo, dal momento che il Pil della Germania, finora locomotiva dell'economia Ue, comincia a far registrare segnali preoccupanti in tal senso.  

Ecco dunque la necessità di impedire agli Stati più esposti sui mercati finanziari, come il nostro, di trovarsi nelle condizioni già viste in passato; austerity da un lato, crisi economica dall'altro (le norme più rigide sui bilanci furono introdotte tra il 2011 e il 2013 con il "Fiscal Compact" e il "Six e Two Pack", proprio nel pieno della crisi). Secondo il Financial Times, la proposta per riformare il Patto potrebbe arrivare nei primi 12 mesi del mandato della commissione von der Leyen. Una delle principale modifiche riguarda gli obiettivi sul debito per consentire una "riduzione ragionevole e sostenibile per le economie più vulnerabili".

Secondo le regole attuali, gli Stati membri dovrebbero ridurre il debito di un ventesimo l'anno per la quota superiore al 60% del Pil. Lo stesso documento citato dal Financial Times riconosce le difficoltà di arrivare un accordo tra i governi, in particolare per "l'alto livello di polarizzazione e sfiducia tra i difensori di un'applicazione automatica stretta delle regole e quelli di un approccio più basato sulla valutazione". Tra i Paesi maggiormente contrari a una revisione delle norme sui bilanci c'è l'Olanda. Ma durante il suo discorso programmatico all'Europarlamento a luglio, von der Leyen aveva espresso l'intenzione di continuare sulla strada della flessibilità introdotta dall'attuale presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. "Dobbiamo lavorare all'interno del Patto di stabilità e crescita. Laddove investimenti e riforme sono necessari, dobbiamo assicurarsi che possano essere fatti. Dovremmo fare uso di tutta la flessibilità consentita nelle regole", aveva spiegato von der Leyen.

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