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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

Italia tra i 4 Paesi al mondo più colpiti dalla crisi economica

Gli analisti stimano per il Belpaese una perdita di ricchezza ben superiore alla media globale. Ma il Pil tricolore potrebbe sprofondare ancora di più con una seconda ondata di Covid

L’Italia è tra i Paesi più colpiti al mondo dalla crisi economica innescata dal coronavirus insieme a Spagna, Francia, e Regno Unito. Sono le stime dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) in un rapporto che prende in considerazione il solo impatto economico della pandemia, senza mettere in conto il numero di vittime e di contagi registrati nei singoli Paesi.

Lo scenario della seconda ondata

Ferme restando le conseguenze di una potenziale seconda ondata, i quattro Paesi del Vecchio Continenti dovranno affrontare il peggior declino in termini di calo del Pil determinato dalla malattia. L’analisi dell’organizzazione è contenuta nelle ultime previsioni economiche semestrali. Lo “scenario del doppio colpo”, ovvero di una seconda ondata, abbatterebbe la ricchezza dei quattro Paesi di una percentuale non inferiore al 14% del Pil registrato nel 2019. Un danno economico che corrisponde a quasi il doppio della stima globale del -7,6%. Con una seconda ondata - assieme a Italia, Spagna, Francia e Regno Unito - chi vedrebbe la sua ricchezza calare in misura sensibilmente maggiore alla media globale sarebbero gli Stati Uniti, che nello scenario preso in considerazione dall’Ocse perderebbero circa l’8,5% del Pil.

Ocse: "Più spesa pubblica"

Alla luce di questi dati, l’Ocse ha invitato i Paesi a rafforzare l'assistenza sanitaria, a utilizzare test e analisi per contenere le epidemie e collaborare allo sviluppo e alla distribuzione di un vaccino. “Spesa pubblica e bassi tassi di interesse sono necessari per sostenere le imprese”, afferma l’organizzazione, che ha raccomandato ai Paesi di “costruire catene di approvvigionamento più resilienti con scorte più grandi e una maggiore diversificazione delle fonti” di produzione.

Allarme disoccupazione

“L'economia globale sta vivendo la recessione più profonda dalla Grande Depressione degli anni ’30", con calo della produzione “e aumento della disoccupazione”, si legge nel rapporto. “È probabile - scrivono gli analisti - che la ripresa esiterà ad arrivare e potrebbe essere interrotta da un'altra epidemia di coronavirus”. Il tasso globale di disoccupazione, in caso di una seconda ondata seguita da una scarsa ripresa, raddoppierebbe rispetto ai livelli attuali superando il 10%.

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