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Giovedì, 18 Aprile 2024
Lavoro

I profitti sono cresciuti del 35%, ma Amazon paga solo il 3% di tasse in più

L'azienda di Jeff Bezos nel Regno Unito ha beneficiato di diverse agevolazioni concesse dal governo. Le associazioni: "Così rafforza ingiustamente il suo dominio a spese delle piccole imprese"

Quello passato è stato un anno da ricordare per Amazon. Nel Regno Unito il colosso di vendite online ha registrato una crescita nei profitti di ben il 35%. Ma l'aumento è stato solo nei guadagni e non nelle tasse pagate, visto che quest'ultimo per l'azienda di Jeff Bezos è stato soltanto di un misero 3%.

Come racconta il Guardian l'attività di stoccaggio e logistica del gruppo, che impiega oltre due terzi della sua forza lavoro di oltre 30mila dipendenti nel Paese, Amazon UK Services, ha dichiarato che il suo contributo fiscale sulle società è stato di 14,46 milioni di sterline nel 2019, in leggera crescita rispetto ai 14,03 milioni di sterline dell'anno precedente. I profitti al lordo delle imposte nella divisione sono però nello stesso periodo aumentati del 35% a quasi 102 milioni di sterline con i ricavi che sono aumentati del 29% a quasi 3 miliardi di sterline. Ma com'è possibile che le imposte pagate non siano aumentate proporzionalmente ai profitti.

L'azienda ha spiegato di aver potuto approfittare di forti incentivi governativi legati ai suoi investimenti in infrastrutture, che le sono stati concessi in quanto soddisfa la crescente domanda di acquisti da casa e servizi IT nel Regno Unito. La cosa però è risultata piuttosto stridente in quanto arriva proprio nel bel mezzo della crisi dovuta alla pandemia di coronavirus, una crisi che ha colpito in maniera fortissima l'economia tradizionale e, soprattutto a Londra, il settore dell'ospitalità, ma che è stata invece una grandissima manna dal cielo per le aziende dell'economia digitale, come Amazon ma anche Google o Facebook, che hanno visto il proprio giro di affari crescere notevolmente per il fatto che i cittadini sono stati costretti a restare a casa per lunghi periodi e che, a causa delle misure di distanziamento sociale, hanno preso sempre più l'abitudine di acquistare prodotti online.

"Amazon sta accrescendo il suo dominio sul mercato in tutto il mondo grazie a guadagni in gran parte non tassati, che le consentono di togliere mercato ingiustamente alle imprese locali che adottano un approccio più responsabile", ha attaccato Paul Monaghan, che guida la Ong Fair Tax Mark, sostenendo che "gli accordi finanziari artificiosi sono alla base del successo" dell'azienda.

"Paghiamo tutte le tasse richieste nel Regno Unito e in tutti i Paesi in cui operiamo, e concentrarci su un piccolo pezzo non fornisce un quadro completo del contributo complessivo di Amazon al Regno Unito. L'imposta sulle società si basa sui profitti, non sui ricavi, e i nostri profitti sono rimasti bassi dato che la vendita al dettaglio è un'attività altamente competitiva e con margini ridotti e dato che continuiamo a investire pesantemente ", è stata la difesa dell'azienda.

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