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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

La Grecia esce dal piano di salvataggio, l'Ue: "Giorno storico, inizia un nuovo capitolo"

Dal 2010 ad oggi Atene ha ricevuto prestiti per un totale di 289 miliardi di euro in cambio di dure riforme, austerità e privatizzazioni. Moscovici: "Preparato il terreno per una ripresa sostenibile"

La Grecia è uscita da suo terzo, e si spera anche ultimo, piano di salvataggio internazionale. Il programma, che è durato tre anni, ha permesso ad Atene di ricevere prestiti per un totale di 61,9 miliardi di euro e un alleggerimento del debito tramite condizioni più favorevoli per ripagarlo. In cambio però il governo di Alexis Tsipras ha dovuto accettare dure riforme e un pacchetto di privatizzazioni di asset strategici dell'economia statale.

Moscovici: "Giornata storica"

Per il commissario agli Affari economici è una “giornata storica” e “una buona notizia per la Grecia e per tutta l'area dell'euro”. Pierre Moscovici ha definito la conclusione del piano “un nuovo inizio dopo otto anni particolarmente difficili”, dicendosi sicuro che “le importanti riforme messe in atto dalla Grecia hanno preparato il terreno per una ripresa sostenibile, un terreno che ora deve essere curato e coltivato per consentire al popolo greco di cogliere i frutti dei suoi sforzi e sacrifici". Il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha parlato di “momento cruciale per la Grecia e l'Europa”, rivendicando che “i partner europei hanno dato prova di grande solidarietà” e affermando che “il popolo greco ha affrontato tutte le difficoltà con coraggio e determinazione eccezionali”.

289 miliardi in 8 anni

Nei tre programmi di aiuti che si sono succeduti - nel 2010, nel 2012 e infine nel 2015 - i creditori internazionali della cosiddetta Troika, composta da Ue, Bce e Fmi, hanno prestato ad Atene un totale di 289 miliardi di euro. Ma le riforme economiche che hanno chiesto in cambio non sono state senza conseguenze: in otto anni un quarto del Pil è evaporato, la disoccupazione è arrivata a superare il 27% nel 2013. Adesso, l'economia sta di nuovo crescendo e a maggio la disoccupazione, per la prima volta dal 2011, è tornata al di sotto del 20%. Le misure adottate dalla Grecia hanno fatto sì che nel 2017 le amministrazioni pubbliche passassero da un grave deficit di bilancio a un avanzo che l'Europa vuole sia mantenuto. “Le autorità greche dovranno continuare a farsi carico delle riforme e garantire la loro attuazione”, afferma la Commissione in una nota

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