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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Ebook come i libri di carta: adesso potranno costare ancora di meno

Gli Stati membri dell'Ue hanno dato l'ok alla misura che consentirà di concedere l'Iva agevolata anche ai testi elettronici. Ora spetta ai singoli Paesi decidere

Dopo mesi di stallo, adesso è ufficiale: i libri elettronici saranno riconosciuti e trattati come i tradizionali libri di carta, e l’aliquota Iva da far pagare potrà essere equiparata. Il consiglio Ecofin riunito a Lussemburgo ha superato le resistenze degli ultimi Stati membri e dato il via libera all’accordo raggiunto già a maggio scorso ma non formalizzato per resistenze di Repubblica Ceca e Romania su altri dossier, sempre fiscali.

Per le pubblicazioni fisiche (libri, giornali e periodici) gli Stati membri hanno sempre avuto la possibilità di applicare un'aliquota Iva ridotta, vale a dire un minimo del 5%. Alcuni sono stati autorizzati ad applicare aliquote super-ridotte (inferiori al 5%) o zero (che comportano la deducibilità dell'Iva). Questa possibilità non era prevista per gli eBook, fino ad oggi. Adesso chi vorrà potrà imporre Iva al 5% anche ai libri elettronici (oggi fissa al 15%), e tariffe ridotte o nulle nel caso degli Stati membri che attualmente già prevedono analogo regime per le pubblicazioni fisiche.

“Questa proposta è parte dei nostri sforzi per modernizzare l'Iva per l'economia digitale, e ci consente di tenere il passo con il progresso tecnologico”, commenta un soddisfatto Hartwig Löger, ministro delle Finanze dell'Austria, che attualmente detiene la presidenza del Consiglio Ue. Le nuove regole entreranno immediatamente in vigore a titolo provvisorio. Si attende dalla Commissione la proposta di riforma delle regole per l’iva in Europa.

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