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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lavoro

Durante la pandemia i miliardari hanno raddoppiato le loro ricchezze (a danno delle piccole imprese)

Uno studio negli Usa ha calcolato che dallo scoppio della crisi del Covid-19 i paperoni statunitensi hanno accumulato ben 1.300 miliardi di dollari. Sul podio i patron di Tesla, Amazon e Facebook. Gli esperti: "Servono più tasse sui patrimoni"

 Al termine di un anno di pandemia, i miliardari statunitensi hanno visto aumentare la loro ricchezza di 1.300 miliardi di dollari, una crescita media del 44,6% che per alcuni di essi è stata pari al 600%. E' quanto risulta da uno studio presentato dall'Institute for Policy Studies (Ips), un think tank progressista con sede a Washington, e da Americans for Tax Fairness (Atf), un'associazione che chiede un aumento delle tasse per i più ricchi e le multinazionali.

"La pandemia ha creato un incredibile aumento della ricchezza dei miliardari del Paese mentre decine di milioni di statunitensi sono rimasti ancora piu' indietro", afferma in una nota Frank Clemente, direttore esecutivo di Atf. Lo studio è basato sui calcoli di Forbes sul patrimonio dei 657 statunitensi con un patrimonio superiore al miliardo di dollari a partire dallo scorso 18 marzo, data della precedente lista annuale dei super ricchi pubblicata dalla rivista, coincidente grossomodo con l'avvio delle misure di lockdown negli Stati Uniti. 

Elon Musk batte Jeff Bezos

Ad aver accresciuto maggiormente le loro fortune sono i 15 uomini più ricchi del Paese, che nel complesso hanno visto aumentare le loro ricchezze di 563 miliardi di dollari, un incremento pari all'82%. In cima alla classifica si trova Elon Musk, il fondatore di Tesla che, grazie allo spettacolare rally in borsa della sua azienda, ha visto le sue fortune crescere del 559%. Seguono altri giganti del settore tecnologico come il capo di Amazon, Jeff Bezos (65 miliardi di dollari in più, un incremento del 58%) e il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg (47 miliardi di dollari in più, +86%).

Lo studio sottolinea come siano proprio le fortune dei 'paperoni' della tecnologia ad aver registrato l'espansione più significativa, un aumento del 68%, laddove i miliardari attivi nella finanza hanno segnato un incremento medio del patrimonio pari al 37%. Non solo. Negli scorsi 12 mesi ben 43 persone si sono aggiunte alla lista degli americani che hanno un patrimonio superiore al miliardo di dollari e nell'espansione dell'esclusivo club ha giocato soprattutto il settore tecnologico. Tra i 657 super ricchi degli Usa figurano ora 121 imprenditori del settore tecnologico, contro 166 esponenti del più tradizionale comparto finanziario.

Più tasse per i ricchi

Sulla base di questi dati, Ips e Atf sottolineano l'urgenza di una riforma fiscale che imponga un prelievo aggiuntivo del 2% sui patrimoni superiori ai 50 milioni di dollari e del 3% su quelli superiori al miliardo. Una simile riforma, sostengono le due associazioni, avrebbe garantito un gettito fiscale aggiuntivo pari a 3.000 miliardi di dollari in dieci anni. "Gli speculatori della pandemia stanno ottenendo guadagni inaspettati in un momento di sofferenza generalizzata per la maggioranza della popolazione", avverte Chuck Collins, direttore del Programma sulle Disuguaglianze dell'Ips, il quale ha sottolineato come molti miliardari abbiano tratto benefici dalla chiusura delle piccole imprese e dalla crescente dipendenza dalle tecnologie digitali imposta dal Covid-19.

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