
Altro che austerity, la Corte Ue bacchetta la Commissione: “Concessa troppa flessibilità”
I giudici contabili europei criticano l'esecutivo comunitario per aver derogato “eccessivamente” alle regole del Patto di stabilità, come fatto in questi ultimi anni con l'Italia
La flessibilità sui conti concessa in questi anni all'Italia e ad altri paesi Ue, salutata come svolta rispetto ai rigidi dettami dell'austerity, non piace alla Corte dei conti europea. I giudici contabili, infatti, in un rapporto che sarà pubblicato giovedi', criticano le “concessioni” fatte dalla Commissione europea.
Secondo quanto riporta l'Agi, la Corte contesta all'esecutivo comunitario “un uso eccessivo dei poteri discrezionali previsti dal Patto di stabilità e crescita, riducendo l'aggiustamento di bilancio richiesto agli Stati membri”. Una tirata d'orecchi che fa il pari con le preoccupazioni per i paesi a alto debito, come il nostro per l'appunto.
Il rapporto si concentrerà su come viene messo in pratica il braccio preventivo del Patto di stabilità e dovrebbe lanciare un avvertimento sulla mancanza di attenzione da parte della Commissione sull'obiettivo del pareggio di bilancio in termini strutturali. La Corte dei conti Ue farà una serie di raccomandazioni per rafforzare il sistema, inclusa la necessità di risolvere la questione delle deviazioni da parte degli Stati membri rispetto al percorso di aggiustamento di bilancio previsto dal Patto.
Insomma, un giudizio che non aiuterà certo la causa del nuovo governo italiano, con il suo ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che proprio giovedi', quando sarà pubblicato il rapporto della Corte dei conti Ue, incontrerà i colleghi e la stessa Commissione europea per discutere della prossima manovra economica. Quella, per intenderci, dove dovrebbero trovare spazio misure costose come il reddito di cittadinanza del Movimento 5 stelle. Che di una “flessibilità” Ue avrebbe più che bisogno.