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Martedì, 19 Marzo 2024
L'allarme

Il caldo mette a rischio i lavoratori: "Con 38 gradi incidenti aumentano del 10-15%"

I sindacati europei denunciano “l’inerzia” da parte dei datori di lavoro che non fanno nulla per tutelare i dipendenti costretti a svolgere mansioni fisiche in condizioni estreme

Nessun Paese Ue ha ancora capito il reale impatto dell'aumento delle temperature sulla salute, la sicurezza, il benessere e la produttività dei lavoratori. L’accusa arriva dall’Istituto dei sindacati europei (Etui), il think tank della confederazione sindacale Ue, che ha messo in guardia sul rischio di infortuni per gli impiegati che prestano servizio in luoghi di lavoro dove si registrano dai 38 gradi in su. I turni in presenza di caldo estremo - si avverte nello studio diffuso dai sindacati - aumentano il rischio di infortuni dal 10 al 15%. 

Mentre un'altra ondata di caldo sta colpendo l’Europa, con punte di 45 gradi previste oggi in alcune zone della Spagna, l’Etui ha denunciato che “ampie fasce di lavoratori subiscono l'inerzia da parte dei datori di lavoro”, come spiegato dalla sociologa Claudia Narocki. Gli esperti - si legge nello studio pubblicato - concordano sul fatto che l'aumento dei ricoveri mortali e non mortali negli ospedali durante le ondate di caldo è principalmente correlato all'esposizione professionale. 

“Mentre l'ondata di caldo del 2003, con i suoi 70mila decessi in 12 Paesi europei, ha contribuito a fare di queste ondate una questione di politica sanitaria, è giunto il momento - ha avvertito la sociologa - di riconoscere le temperature estreme come un rischio per la sicurezza sul lavoro, per obbligare le aziende le cui attività ricadono tendenzialmente sotto l'impatto delle ondate di caldo ad essere preparate a gestire i rischi legati al calore”. 

“Se gli uffici climatizzati sono l’eccezione, lo stress da caldo riflette e accentua le disuguaglianze sociali preesistenti”, ha affermato Narocki. In effetti, il caldo è un rischio professionale comune per i lavoratori in occupazioni manuali poco qualificate, caratterizzate da basso reddito e compiti che richiedono uno sforzo fisico. Mentre a prima vista i lavoratori edili e agricoli sembrano essere i più colpiti, i rischi delle temperature estreme ricadono anche per chi svolge la manutenzione delle strade e lavori di giardinaggio o in cucina e per i corrieri, soprattutto quando le consegne vengono effettuate in bicicletta.

Morire di lavoro, le vittime sono sempre più giovani

L'esposizione al calore - hanno concluso i sindacati - aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie, aggrava le condizioni esistenti e rappresenta una minaccia per la salute riproduttiva, nonché legata all'assunzione di alcuni medicinali. Di qui la richiesta di una vera protezione dei lavoratori.

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