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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

Brexit, Bruxelles avverte Stati e imprese: "Prepararsi a un mancato accordo con Londra"

La Commissione in una comunicazione chiede di "intensificare" i preparativi per qualsiasi scenario. La premier May fatica a tenere insieme il suo governo e a placare le proteste contro il suo piano di compromesso

Bisogna "intensificare" i preparativi in caso di possibile fallimento dei negoziati con il Regno unito sulla Brexit. È l'invito fatto dalla Commissione Ue in una comunicazione ai Paesi membri e alle aziende europee. "Il testo di oggi invita gli Stati membri e le parti private a intensificare i preparativi" su tutti i risultati del negoziato, anche quello del 'No deal' e quindi un "rottura brutale", entro il 30 marzo, ha dichiarato l'esecutivo, secondo cui “non c'è ancora la certezza che ci sarà un accordo ratificato sul ritiro per quella data". "Se l'accordo per l'uscita non sarà ratificato entro il 30 marzo 2019, non ci sarà alcun periodo transitorio e la legge Ue cesserà di applicarsi" per il Regno Unito e al Regno Unito, ha detto la Commissione nel suo documento reso pubblico oggi. Tra i settori in cui si prevedono ripercussioni, l'esecutivo europeo cita i controlli alle frontiere esterne dell'Unione e "le diverse norme applicabili ai trasferimenti di dati" tra le due entità.

La crisi nel governo May

L'allarme arriva proprio nel momento in cui Theresa May sta faticando a tenere insieme il suo governo e a trovare i consensi necessari sulla mediazione che ha proposto. La settimana scorsa si sono dimessi sia il responsabile della Brexit, David Davis, che quello degli Esteri, Boris Johnson. "Il 30 marzo 2019 il Regno Unito lascerà l'Ue e diverrà un Paese terzo. Questo determinerà effetti per i cittadini, le imprese e le amministrazioni sia nel Regno Unito sia nell'Ue”, afferma la Commissione sottolineando che “le ripercussioni spaziano dall'introduzione di nuovi controlli alla frontiera esterna che separerà l'Unione dalla Gran Bretagna, fino alla validità di certificati, licenze e autorizzazioni rilasciati dal Regno Unito, passando per l'applicazione di norme diverse sui trasferimenti di dati". "Sebbene l'Ue lavori incessantemente per un accordo che garantisca un recesso ordinato, l'uscita del Regno Unito causerà indubbiamente perturbazioni, ad esempio nelle catene di approvvigionamento, che si raggiunga o no un accordo", ha avvertito Bruxelles.

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