rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

Recovery fund, non è l'Italia a guadagnarci di più. Lo dice la Bce

In termini relativi, le sovvenzioni a fondo perduto copriranno il 2% del Pil, contro, per esempio, il 3,5% della Spagna e l'8% della Grecia. La buona notizia è che per la prima volta il nostro Paese sarà un beneficiario netto, ossia riceverà dall'Europa più di quanto versa

Il Paese che ci guadagnerà di più dal Recovery fund? La Grecia. Quello che ci rimetterà più soldi? La Germania. E l'Italia? Per la prima volta, il nostro Paese sarà un beneficiario netto di un fondo Ue, visto che finora ha sempre versato nella casse comuni più di quanto ricevuto. Ma in termini relativi, ossia in quanto a peso sul proprio Pil, gli aiuti diretti previsti dallo strumento anti-Covid di Bruxelles peseranno meno che per altri: per la precisione il 2% del Pil, meno della Spagna, per esempio, che avrà fondi netti pari al 3,5% del suo prodotto interno lordo. 

E' quanto emerge da uno studio della Banca centrale europea sui 'grant', ossia la parte di aiuti a fondo perduto del Recovery fund (l'altra parte è composta da prestiti). La Grecia, scrive l'agenzia AskaNews, è la vera "vincitrice" sui "grant". In base ai calcoli della Bce, Atene si aggiudicherà infatti la quota più rilevante, in rapporto al Pil, tra tutti i Paesi dell'Unione: oltre l'8%. Al secondo posto, tra i beneficiari "netti" si prevede che ci sarà il Portogallo, con poco meno del 6% del Pil di grant, mentre a valori simili seguiranno Slovacchia e Lettonia. Sesta sarà la Spagna, con grant netti attorno al 3,5% del Pil (viene preso a riferimento il valore del Pil 2019), seguita da Cipro, Estonia e poi, al nono posto tra i beneficiari netti, l'Italia, con sovvenzioni attorno al 2% del Pil. Ultima dei beneficiari netti sarà la Slovenia.

Seguono poi i contributori netti (gruppo di cui l'Italia ha sempre fatto parte prima della crisi del Covid), quelli che cioè verseranno più di quanto ricevono e che ammontano a 9: tra questi c'è la Francia e, ai valori più elevati, sopra il 2% del Pil, Olanda e (al top) la Germania. "Le chiavi di distribuzione assicurano maggiore supporto macroeconomico ai Paesi più vulnerabili - rileva la Bce in uno studio anticipato dal bollettino mensile - Nel 2021-2022 i fondi verranno distribuiti sulla base degli sviluppi di Pil procapite e disoccupazione. Dal 2023 gli sviluppi sulla disoccupazione verranno sostituiti dalle dinamiche del Pil reale su 2020-2021". "La distribuzione concordata implica supporti rilevanti per i Paesi che fronteggiano le maggior sfide di Bilancio e economiche dopo la pandemia- La Grecia sarà il maggiore percettore netto rispetto al Pil, rileva l'istituzione monetaria - ma Spagna e Italia, che si prevede saranno tra gli Stati più colpiti sia in termini di altri che di ricadute economiche, riceveranno a loro volta sostegni rilevanti". In termini assoluti, il nostro Paese è quello che riceverà più aiuti e prestiti con il Recovery fund: in totale 209 miliardi di euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Recovery fund, non è l'Italia a guadagnarci di più. Lo dice la Bce

Today è in caricamento