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Giovedì, 25 Aprile 2024
La classifica

Sette italiane tra le prime cento scienziate del mondo

Dall’oncologa Franceschi alla fisica Buonanno: chi sono e di cosa si occupano le ‘campionesse’ della ricerca

Dalle fisiche alle oncologhe, dalle genetisti alle astrofisiche. Cento donne sono state selezionate da Research.com, un portale "fatto dagli scienziati per gli scienziati" che cura le classifiche annuali sulla qualità della ricerca usando dati elaborati da sistemi di intelligenza artificiale. Tra i ranking pubblicati ogni anno c’è quello sulle migliori scienziate. Delle prime cento a livello mondiale del 2022, ben sette sono italiane. 

Silvia Franceschi si è classificata prima a livello italiano e 25ma nel ranking mondiale. Laureata in Medicina e chirurgia all’Università di Milano, Franceschi è stata tra le prime ricercatrici al mondo a far luce sul ruolo del papillomavirus nell’insorgenza del tumore del collo dell’utero, dell’ano e dell’orofaringe. Attualmente dirige il Centro di riferimento oncologico di Aviano (Pordenone). Franceschi ha firmato 1.416 pubblicazioni scientifiche e vanta oltre 145mila citazioni. 

La seconda scienziata tricolore nella classifica mondiale è Alessandra Buonanno. Italiana naturalizzata statunitense, Buonanno è direttrice dell’Istituto Max Planck per la fisica gravitazionale. Le sue principali ricerche riguardano le onde gravitazionali, l’astrofisica e i buchi neri. La docente all’Università del Maryland si è classificata al 55mo posto tra le scienziate di fama mondiale con le sue 507 pubblicazioni citate quasi 124mila volte nelle ricerche dei suoi colleghi.

Un’altra fisica italiana occupa il 69mo posto del ranking mondiale. Si tratta di Speranza Falciano, dirigente di ricerca all’Istituto nazionale di fisica nucleare e professoressa alla Sapienza di Roma. Molte delle sue 1.100 pubblicazioni (citate oltre 113mila volte) riguardano lo sviluppo di rivelatori, i sistemi di trigger e l’acquisizione dei dati. Falciano ha lavorato anche a numerosi esperimenti al Cern di Ginevra, tra cui il progetto Atlas che, insieme al Cms, ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.

Appaiate all’80mo e 81mo posto ci sono Mara Salvato ed Eva Negri. Astrofisica esperta nella formazione stellare e nell’evoluzione delle galassie, Salvato ha lavorato anche sui buchi neri, in particolare quelli supermassicci. Le sue 697 pubblicazioni scientifiche sono state citate quasi 83mila volte. Le ricerche di Negri riguardano invece l'epidemiologia e la biostatistica, in particolare con riferimento ai fattori di rischio collegati ai tumori. Con oltre 1.000 pubblicazioni e 86mila citazioni, Negri ha analizzato il ruolo giocato da fumo, alcol, obesità ed altri elementi nello sviluppo dei tumori. 

La cardiologa Silvia Priori, professoressa all’Università di Pavia, si è classificata all’85mo posto. La sua attività di ricerca sulle malattie cardiache spazia dallo scompenso alla riabilitazione, passando per i casi di morte improvvisa. È autrice di 585 pubblicazioni citate oltre 155mila volte. 

Tumori: sempre più donne in Italia ai vertici della ricerca

Tra le migliori scienziate a livello mondiale troviamo anche la genetista italo-britannica Nicole Soranzo. La ricercatrice applica l'analisi genetica agli studi evolutivi delle popolazioni e dei tratti umani, analizzando come il genoma umano influenzi il rischio di malattie comuni. Professoressa all’Università di Cambridge, Soranzo si è classificata all’87mo posto nel ranking mondiale con 337 pubblicazioni citate oltre 113mila volte. 

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