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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lotta agli abusi

L'intelligenza artificiale per bloccare la pedopornografia online

Un programma finanziato dall'Unione europea e dal Regno Unito avrà lo scopo di individuare immagini e video a sfondo sessuale di minori e impedire che vengano scaricate

Nel web aumenta la diffusione di materiale pedopornografico, per questo l’Unione europea ha deciso di finanziare un progetto pilota per ridurre la possibilità di scaricare di immagini e video a sfondo sessuale di minori. Si tratta di un’applicazione, chiamata Salus, che lavorerà in tempo reale sfruttando l’intelligenza artificiale per bloccare i contenuti inadeguati ed evitare che vengano scaricati dagli utenti del web.

Salus fa parte di un progetto più ampio, Protech, che vede collaborare organizzazioni dell’Ue e del Regno Unito, uno Stato particolarmente toccato dal fenomeno della pedopornografia stando a quanto sostiene Tom Farrell di SafeToNet (fondazione a tutela dei minori nel contesto digitale online e coinvolta nel progetto). Dal 2014 la Gran Bretagna ha arrestato più persone per possesso di materiale pedopornografico di qualsiasi altro Paese al mondo, ha affermato Farrell. A questi dati si aggiungono le considerazioni fatte dalla Nspcc (ente di beneficenza britannico per la protezione dei bambini), secondo cui nel periodo 2021/2022 sono stati commessi 30.925 reati per possesso e condivisione di immagini indecenti di bambini.

Esperto della sicurezza per la sua esperienza di 19 anni nelle forze dell’ordine, Farrell ha poi sottolineato che l’applicazione non è stata pensata come uno strumento per denunciare gli utenti alla polizia, quanto più per aiutare le persone sedotte da immagini di minori online. Verrà per questo testata su dei volontari, reclutati dalle organizzazioni che partecipano al progetto, che hanno cercato sostegno perché attratti da foto illegali. Tra queste c’è l'associazione britannica Lucy Faithfull Foundation.

Donald Findlater, della Fondazione, ha affermato che strumenti come Salus potrebbero aiutare gli individui a controllare il proprio comportamento, aggiungendo che: "E' un aiuto pratico per le persone che riconoscono una vulnerabilità in loro stesse". Stando ad un rapporto del thinkthank Police Foundation, negli ultimi anni il volume di questo tipo di reati ha "sopraffatto la capacità di risposta delle forze dell'ordine a livello internazionale"; per questo motivo i membri del progetto intervistati dalla Bbc hanno suggerito che la sola polizia non riuscirà ad arginare il fenomeno.

Mancano ancora i dettagli sul funzionamento dell’app, ma Farrell ha dato indicazioni circa la fase pilota del progetto che coinvolgerà Germania, Paesi Bassi, Belgio, Repubblica d’Irlanda e Regno Unito in una rete di almeno 180 utenti per un periodo di 11 mesi. Anche gli esperti non coinvolti si dicono fiduciosi verso un’innovazione che potrebbe sostenere le persone che vogliono "resistere ai loro impulsi malsani e che beneficerebbero di questa rete di sicurezza", ha detto la professoressa Belinda Winder della Nottingham Trent University.

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