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Venerdì, 19 Aprile 2024
La proposta

Dall'idrogeno un quarto dell'elettricità consumata in Europa entro il 2030

La Commissione ha pubblicato i criteri che indirizzeranno gli investimenti verdi in questa nuova tecnologia. E c'è anche il nucleare

Ci sarà anche il nucleare tra le fonti che potranno essere utilizzate per produrre idrogeno verde e rinnovabile in Europa, e raggiungere (tra produzone propria e importanta) il target di 20 tonnellate entro il 2030, pari a oltre un quarto degli attuali consumi elettrici dei 27 Paesi membri. Lo prevede la proposta presentata oggi dalla Commissione europea, nella quale si fissano i criteri tecnici che serviranno a definire quale tipologia di idrogeno potrà avere l'etichetta green. E ricevere così i sempre più lauti investimenti "verdi" pubblici e privati.

Secondo tali criteri (elencati in due atti delegati, una procedura legislativa più rapida di quella ordinaria), l'idrogeno potrà essere definito green se prodotto con elettricità rinnovabile, ma anche con elettricità a bassissima intensità di emissioni, vale a dire anche con mix energetici con una forte incidenza del nucleare. Si tratta di una vittoria soprattutto per la Francia, che aveva spinto in tal senso a fronte dell'opposizione della Germania. 

"Con questi atti - scrive la Commissione - tutti i carburanti rinnovabili di origine non biologica dovranno essere prodotti a partire da energia elettrica da fonti rinnovabili". Il primo atto delegato "stabilisce le condizioni a cui l'idrogeno, i carburanti a base di idrogeno e altri vettori energetici possono essere considerati carburanti rinnovabili di origine non biologica". Tutto ruota intorno al principio di "addizionalità": la produzione di idrogeno verde, per farla breve, non dovrà cannibalizzare l'intera produzione di energia rinnovabile (solare e fotovoltaico), ma dovrà prevedere fonti addizionali "di energia rinnovabile disponibile per la rete rispetto all'esistente". La Francia, tanto per fare un esempio non a caso, potrà far leva sulle sue centrali nucleari per produrre idrogeno a basse emissioni, ma per farlo dovrà impegnarsi a aumentare anche la produzione di rinnovabili. 

Gli obblighi inerenti alla produzione di idrogeno rinnovabile varranno sia per i produttori dell'Unione sia per i produttori di Paesi terzi che intendono esportare nell'Ue idrogeno rinnovabile. L'obiettivo di Bruxelles è di avere entro il 2030 almeno 10 tonnellate di idrogeno rinnovabile grazie alla produzione interna, e altre 10 tonnellate con l'import (qui un ruolo centrale potrebbe svolgerlo l'Ucraina). Secondo quanto scrive la Commissione, queste forniture rappresenterebbero oggi il 28% dei consumi totali di elettricità dell'Ue.

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