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Martedì, 19 Marzo 2024
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L'Europarlamento agli Stati: "Investimenti per sostenere e proteggere i bambini, i più colpiti dalla crisi"

Secondo gli eurodeputati i governi europei, per superare i danni della pandemia, dovrebbero dare la priorità al sostegno a istruzione, sanità, alloggio, politiche familiare e assistenza all'infanzia

La pandemia ha colpito indistintamente tutta la società, ma in particolare i bambini che sulla loro pelle portano ferite profonde e in molti casi indelebili delle devastanti conseguenze socioeconomiche della crisi Covid-19. Proprio per questo la Commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha sottolineato che "un bambino è prima di tutto un bambino, indipendentemente dall'origine etnica, sesso, nazionalità o background sociale ed economico, capacità, migrazione o Status di Residenza" in una bozza di risoluzione adottata oggi con 48 voti favorevoli, 7 contrari e 10 astensioni.

La relazione

Il testo si riferisce soprattutto all'enorme impatto che la crisi Covid-19 sta avendo sui bambini, aggravando ulteriormente il rischio di povertà, compromettendo gravemente l'accesso all’istruzione, la loro salute fisica e mentale e aumentando il pericolo di violenza e abusi. Gli eurodeputati hanno esortato la Commissione Ue a presentare una proposta legislativa per istituire la Garanzia europea per l'infanzia nel primo trimestre del 2021. I Paesi dell'Ue dovrebbero adottare le misure necessarie per garantire il diritto all'istruzione per ogni bambino, prevenire l'abbandono scolastico precoce e garantire un accesso equo di genere all'istruzione inclusiva sin dalla prima infanzia, anche per i bambini rom, con disabilità e migranti, si legge nel testo. La risoluzione ha toccato anche altri temi, tra cui il problema dell’abuso sessuali sui minori e del lavoro minorile. Gli europarlamentari hanno inoltre chiesto di combattere tutte le forme di violenza e sfruttamento, compresi i matrimoni forzati, il traffico, la tortura, le mutilazioni genitali femminili, l'incesto, l'abbandono forzato della scuola e l’impiego dei bambini come soldati.

Diritto all'istruzione e integrazione dei bambini migranti e rifugiati

I Paesi dell'Ue dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per garantire ad ogni bambino il diritto all'istruzione fin dalla prima infanzia a prescindere dalla provenienza, dal genere e dalla loro condizione sociale. Il Parlamento sottolinea anche l’importanza di prevenire l'abbandono precoce della scuola. A causa della pandemia le lezioni scolastiche per motivi di forza maggiore si sono svolte a distanza, ma secondo i deputati "l'istruzione digitale non deve sostituire in modo permanente l'apprendimento personale". Inoltre, secondo gli europarlamentari “la situazione dei bambini migranti sia all'interno che all'esterno dell'Ue deve migliorare”. Nella risoluzione viene posto l'accento non solo sul ricongiungimento familiare e sulle condizioni di accoglienza, ma anche sulla necessità di eliminare gli ostacoli all'accesso ai servizi di base e alle misure di integrazione. Il testo chiede agli Stati membri di evitare la detenzione di minori e di garantire che quelli non accompagnati beneficino di rappresentanti legali e tutori.

Lotta contro gli abusi sessuali

Dal documento si evince che i deputati sono particolarmente preoccupati per gli abusi sessuali sui bambini, che sono aumentati a causa della pandemia e del lockdown. Inoltre, lamentano il fatto che i servizi sociali e le istituzioni di protezione sono diventati estremamente inaccessibili. Gli europarlamentari hanno anche analizzato il problema degli abusi sessuali sui minori online e hanno sottolineato che la cooperazione con le autorità di contrasto e i fornitori di servizi è fondamentale. Per questo hanno invitato gli Stati membri che non lo hanno ancora fatto a criminalizzare l'adescamento online.

I passi successivi

Il Parlamento voterà la risoluzione nella prossima sessione plenaria (8-11 marzo) e la Commissione dovrebbe presentare nei prossimi mesi una strategia Ue aggiornata sui diritti dei bambini.

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