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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Erasmus, l'Ue vuole raddoppiare i fondi. Borse di studio anche agli artisti 

Lo ha annunciato il premier Gentiloni a margine del vertice di Goteborg sul Pilastro sociale: "Costruire un'università europea che abbia capacità di competere anche a livello globale"

Lo avevo preannunciato il presidente della Commissione europea al suo arrivo al Social summit di Goteborg. Lo ha confermato, a margine del vertice, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: fra i governi europei c'è condivisione sulla “necessità di raddoppiare gli sforzi per il programma Erasmus”. Ma non solo: l'intento dei 27 è “di estenderlo anche agli artisti e al mondo della cultura”. 

Si tratta della prima misura tangibile che emerge dopo la firma del documento sul cosiddetto Pilastro sociale dell'Unione europea, la carta di intenti con cui i leader Ue dovrebbero rilanciare le politiche sociali dopo anni di austerity e contrazione della spesa pubblica. O almeno questa è la speranza di chi ha promosso il summit. Se un primo passo in tal senso vi è stato, questo è arrivato sul mondo dell'istruzione e della cultura.

"E' molto interessante – ha detto Gentiloni a margine del summit - che paesi così diversi, dalla Grecia alla Polonia, abbiano voluto cominciare questa nuova agenda dei leader proprio dal tema dell'educazione e della cultura. L'Italia e la Francia, che sono stati i promotori, sono molto soddisfatto perché obiettivamente è un punto di forza per l'Unione europea”. 

Oltre al rafforzamento del programma Erasmus, Gentiloni ha citato "l'idea, non ancora condivisa all'unanimità ma che si sta facendo strada, di costruire un'università europea che abbia capacità di competere anche a livello globale" e anche quella di "una carta europea dello studente" oltre alla "moltiplicazione degli sforzi per quanto riguarda la tutela del copyright e del patrimonio culturale". 

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