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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Prezzi alimentari che si impennano? La Commissione Ue contro le pratiche sleali nella filiera agroalimentare

Proteggere i fornitori da una serie di pratiche sleali imposte dalla distribuzione, questo l'obiettivo della proposta presentata oggi da Bruxelles. De Castro: "Basta a comportamenti inaccettabili che penalizzano produttori e consumatori"

Niente pezzi che si impennano e produttori che si strangolano grazie ad una filiera agroalimentare più giusta. E' questo l'obiettivo della proposta della Commissione Ue volta a vietare le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare, in particolare quelle che più danneggiano le piccole e medie imprese agroalimentari.

Le pratiche sleali da proibire

Le pratiche da interdire comprendono i pagamenti tardivi per i prodotti alimentari deperibili, la cancellazione degli ordini all'ultimo minuto, le modifiche unilaterali o retroattive ai contratti e l'obbligo imposto al fornitore di pagare per gli sprechi.

E quelle da regolare

Altre pratiche saranno autorizzate solo se soggette ad un accordo iniziale tra le parti "chiaro e privo di ambiguità", tra queste quelle per cui l'acquirente restituisce a un fornitore i prodotti alimentari invenduti o impone al fornitore un pagamento per garantire o mantenere un accordo di fornitura relativo a prodotti alimentari. Altro caso che andrà accordato tra le parti in maniera chiara è quello per cui il fornitore è tenuto a sostenere i costi legati alla promozione o al marketing dei prodotti alimentari venduti dall'acquirente.

Le sanzioni e il potere di indagine

La proposta della Commissione impone inoltre agli Stati membri di designare un'autorità pubblica responsabile dell'applicazione delle nuove norme. In caso di violazione accertata, l'autorità potrà imporre una sanzione proporzionata e dissuasiva, oltre a poter avviare indagini di propria iniziativa oppure a seguito di una denuncia. In quest'ultimo caso, le parti che fanno denuncia sono autorizzate a richiedere la riservatezza e l'anonimato, per proteggere la loro posizione nei confronti del partner commerciale. 

De Castro: "Dobbiamo sbarazzarci delle pratiche sleali"

"Dobbiamo sbarazzarci di pratiche sleali come i ritardi nei pagamenti o le cancellazioni degli ordini dell'ultimo minuto per i prodotti deperibili: i giorni nuvolosi delle moltiplicazioni magiche dei prezzi dal campo alla tavola stanno per finire", afferma l'eurodeputato del PD Paolo De Castro in una nota.

"Dopo aver vissuto per più di 10 anni in un labirinto legislativo composto da 20 diverse legislazioni nazionali - insiste De Castro - alla fine il Commissario Ue, Phil Hogan, ha presentato oggi una proposta globale e positiva che mira a creare una legislazione europea comune contro le pratiche sleali nei relazione business-to-business nella filiera alimentare". Secondo l'eurodeputato, "la bozza di direttiva è un primo passo in avanti cruciale nella prevenzione dei comportamenti non più accettabili che ancora oggi creano inefficienze e sprechi alimentari, a scapito dei nostri produttori e consumatori".

Il testo presentato dalla Commissione dovrà ora passare al vaglio del Parlamento e del Consiglio Ue. 

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