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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Salvate il Pachino dai pomodorini del Camerun: "Bruxelles blocchi l'import"

L'eurodeputato La Via (Ap-Ppe) chiede una revisione degli accordi commerciali Ue-Camerun, si apre così un altro fronte commerciale con le nostre eccellenze agroalimentari esposte in prima linea. "Aprire anche un confronto con la filiera in Italia"

Salvate il Pachino Igp siciliano dall'invasione dei pomodorini africani. E la salvezza, assicura Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Ue Giovanni La Via, passa inevitabilmente per Bruxelles. "Ho presentato un'interrogazione urgente alla Commissione Ue chiedendo di rivedere gli accordi commerciali Ue-Camerun, inserendo clausole di protezione per questo comparto, come il blocco delle importazioni" dall'Africa, scrive l'eurodeputato siciliano di AP-PPE in una nota. 

Accordo commerciale Ue-Giappone: formaggi italiani a rischio

Si apre così un nuovo fronte in quella guerra che vede le nostre eccellenze enogastronomiche esposte in prima linea per gli accordi commerciali che la Ue stipula con i paesi terzi e che, se da un lato aprono i mercati ai nostri marchi di tutela agroalimentare, a volte creano anche condizioni di sofferenza per alcuni particolari comparti. 

La Via: "Settore messo sotto pressione da siccità, costi e concorrenza estera"

“Stiamo vivendo un paradosso", scrive ancora La Via, "in che altro modo, se non questo, definire l’invasione nei supermercati di Pachino, di pomodorini provenienti dal Camerun, venduti al prezzo di 1,39 euro al kg?”.  “Pachino, la patria del pomodorino Igp, prodotto di eccellenza che rappresenta il core business del suo commercio - insiste l'eurodeputato - soppiantato dal concorrente estero: una situazione indicativa della sofferenza del settore ormai da tempo nella morsa della siccità, indebolito dagli elevati costi di produzione e in alcuni casi messo in crisi dalla concorrenza estera, con prodotti provenienti da Paesi Extra-UE, in particolare da Marocco, Algeria, Egitto e Turchia".

"Ogni giorno – scrive ancora La Via - le aziende più piccole faticano per sopravvivere, e quel pomodorino proveniente da un altro continente, ha il sapore di una beffa", anche perché, osserva, il 'pachino' del Camerun arriva "in un momento in cui il mercato è saturo”.

"Intervenire anche sulla filiera"

Oltre a chiamare in causa gli accordi commerciali della Ue, e chi li gestisce, ossia la Commissione, La Via chiede anche un intervento in Italia sulla filiera, attraverso “un confronto con la grande distribuzione organizzata, affinché ciascuno possa fare la propria parte per trovare una soluzione”.

La concorrenza che viene dall'Africa, conclude l'esponente AP, "vince sui costi, ma non può competere con le qualità organolettiche e con la dimensione sociale e i valori che stanno dietro la produzione, un bagaglio culturale fatto di cure, dedizione e tradizioni trasmesse da generazioni, a tutela dei prodotti della terra che fanno ricca la Sicilia, ma non chi vi lavora".  

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