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Sabato, 20 Aprile 2024
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Allarme semafori: "a rischio l'85% dei prodotti Dop italiani", assicura Coldiretti. Olio extravergine già giù in Uk del 11%

Evento al Parlamento Ue con De Castro, Gardini e le associazioni di agricoltori, produttori caseari e di zucchero della Ue per dire No al semaforo alimentare introdotto in Regno unito ed in Francia. Colpiti in primis Parmigiano, Grana, prosciutto di Parma e olio

L'Italia boccia il semaforo alimentare: stoppa "l’85% del Made in Italy a denominazione di origine, Dop, che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare". E’ questa l'accusa lanciata oggi dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’incontro “Letichetta alimentare corretta che informa senza fuorviare organizzato al Parlamento Ue di Bruxelles dagli eurodeputati Paolo De Castro, PD, ed Elisabetta Gardini, FI, con il sostegno anche di Federalimentare, del Copa-Cogeca, l'organizzazione europea di agricoltori e cooperative, l’Associazione dei produttori di zucchero europei, CEFS, e quella dei produttori lattiero caseari, EDA. Proprio la presenza delle ultime tre sigle dimostra come la battaglia italiana contro i semafori sia ora stata sposata anche da importanti attori europei del settore agroalimentare. 

De Castro: "Il bollino a tre colori non è accettabile"

“Respingiamo con forza - ha affermato De Castro - il sistema di etichettatura 'a semaforo', che dalla Gran Bretagna si sta diffondendo in altri Stati europei: non è accettabile che un bollino verde, giallo o rosso possa decretare se un cibo è 'buono' o 'cattivo' per la salute di chi lo consuma, basandosi solo sulla percentuale di sale, zuccheri e grassi che contiene.”

"Il labelling a 'semaforo' - continua l'eurodeputato PD - penalizza invece un olio extra vergine di oliva rispetto a un olio di semi vari, favorisce un formaggio fabbricato senza latte rispetto a eccellenze della nostra tradizione quali il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano Dop, senza parlare dei prosciutti di qualità come quello di Parma o San Daniele, tutti marchiati con il ‘bollino rosso’.

Parmigiano, Grana, Parma ed olio sotto attacco: export giù

Quattro prodotti non scelti a caso, secongli gli studi di Coldiretti il semaforo britannico ha colpito in particolare "le prime tre specialità Dop Made in Italy piu’ vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma". E l'olio extravergine di oliva che dall'entrata in vigore a Londra e dintorni dell'etichetta a tre colori ha visto asciugarsi le sue esportazioni nel Regno Unito del 11%, quando "è considerato unanimemente un elisir di lunga vita". 

Coldiretti: "A rischio giro d'affari di quasi 15 miliardi e oltre 70 mila posti di lavoro" 

"In gioco per l’Italia – ha precisato Moncalvo – c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità con 293 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp). Rischia però di essere messo all’indice solo nelle produzioni a denominazione di origine (Dop) – ha precisato Moncalvo – un sistema di eccellenza del Made in Italy che genera un volume di affari al consumo di 14,8 miliardi di euro, con 70 mila operatori, ma il conto è in realtà ben piu’ salato e riguarda interi settori chiave che vanno dai salumi ai formaggi fino all’olio di oliva".

No al semaforo britannico ed al Nutri-Score francese

Per Coldiretti sono da rigettare tanto l’etichetta inglese, che indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ed anche il ‘Nutri-Score’ approvato ad Ottobre in Francia, che classifica gli alimenti con cinque colori secondo il loro contenuto di ingredienti considerati “cattivi”’ (grassi, zuccheri) ma anche buoni” (fibre, frutta, verdura). Entrami, ha sostenuto Moncalvo, "sono fuorvianti" e penalizzano, quindi, pesantemente il nostro Made in Italy di qualità.

La battaglia dei semafori alimentari

Soluzione comune e corretta in tutta Europa

Portando la partita in Europa, visto che i 28 sono chiamati a trovare quanto prima un sistema di etichettatura sui profili nutrizionali, De Castro auspica "che la nostra denuncia porti all’apertura di un tavolo di discussione per raggiungere un nuovo sistema armonizzato di valutazione e qualificazione dei valori nutrizionali degli alimenti, capace di dare informazioni veritiere e complete ai consumatori e che possa essere adottato in tutti gli Stati Membri".

Il Parlamento europeo ha già espresso la sua contrarietà a questi sistemi di etichettatura, mentre ha chiesto a grande maggioranza uno schema europeo di indicazione dell’origine dei prodotti alimentari, come già sperimentato in Italia grazie all’azione del governo".
 

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