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Martedì, 23 Aprile 2024
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Resistenza agli antibiotici, l'Ue finanzia ricerca made in Italy

Il progetto, che riceverà 2,5 milioni di euro, nei laboratori della fondazione Toscana Life Sciences. Obiettivo trovare soluzioni a un fenomeno che ogni anno, secondo l'Oms, provoca 700mila morti in tutto il mondo

La Fondazione Toscana Life Sciences ha vinto un finanziamento del Consiglio europeo della ricerca per un progetto di ricerca per la realizzazione di anticorpi e vaccini in grado di rispondere alla resistenza batterica agli antibiotici. 

La ricerca, si legge in una nota della Fondazione Toscana Life Sciences, è finanziata con 2,5 milioni di euro, durerà cinque anni e riguarda una delle maggiori sfide scientifiche dei nostri tempi. La Fondazione Toscana Life Sciences, come “host institution”, collaborerà al progetto mettendo a disposizione laboratori, piattaforme tecnologiche e competenze. A partire da quelle di uno dei pionieri italiani della ricerca sui vaccini, Rino Rappuoli.

La ricerca

“Isolation and screening of human monoclonal antibodies against Amr for therapy and for discovery of novel vaccine antigens” è il titolo del progetto il cui obiettivo è sviluppare anticorpi monoclonali e vaccini in grado di colpire tre batteri Amr: il gonococco, lo pneumococco e l'Escherichia coli. In che modo? Applicando tecnologie avanzate alla reverse vaccinology sviluppata da Rappuoli alla fine degli anni '90 e ora riproposta per i vaccini batterici. L'approccio, basato sul genoma, ha consentito di sviluppare vaccini un tempo impossibili da realizzare. Oggi con le nuove possibilità di clonazione “ad alta velocità” si aprono nuove opportunità per contrastare la resistenza antimicrobica. Un fenomeno che provoca già, secondo stime dell'Oms, circa 700mila morti all'anno con una previsione per il 2050 di 10 milioni di morti. Più di quelli provocati, oggi, dal cancro.

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