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Martedì, 23 Aprile 2024
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Peschereccio siciliano sequestrato in Tunisia, Corrao: "Vergogna Alfano, Ue intervenga"

Da un mese, capitano e macchinista sono bloccati nel paese nordafricano e hanno iniziato lo sciopero della fame per protesta

“C’è un peschereccio italiano sequestrato da quasi un mese, l'Europa intervenga”. E' l'appello lanciato dall'eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao che ha inviato una interrogazione  all’Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, chiedendo il rilascio dell'equipaggio del peschereccio siciliano “Anna Madre”, sequestrato il 16 settembre dalle autorità tunisine.

I dazi sull'olio

“Non comprendiamo cosa aspetti l’alto rappresentante a intervenire per far rilasciare i nostri connazionali e risolvere quello che è ormai considerabile come l’ennesimo caso diplomatico del governo tunisino contro l’Italia e l’Unione europea”, attacca Corrao. “E' una vergogna – prosegue - che il ministro Alfano non abbia ancora mosso un dito, eppure quando c’è da tutelare la Tunisia, fu proprio Mogherini a muoversi con grande solerzia, dato che fu proprio lei a promuovere l’ingresso del loro olio senza dazi in Europa”.

Lo sciopero della fame dell'equipaggio

Il peschereccio mazarese adesso si trova nel porto di Sfax e a bordo sono rimasti il capitano Giacomo Giacalone e il macchinista Salvatore Scalia. I due, spiega Corrao, “non possono lasciare la Tunisia in base a un provvedimento amministrativo emesso dalla Commissione interministeriale di Tunisi che ha disposto un’ammenda di 69 mila euro per il rilascio dell'imbarcazione e le figure responsabili. I due da giorni stanno conducendo uno sciopero della fame”.

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