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Sabato, 20 Aprile 2024
Spettro svanito

Il blackout energetico non ci sarà, i gestori europei: "Rischio più basso dello scorso anno"

Paventato dal ministro Giorgetti e dal leader della Lega Salvini, l'eventualità viene esclusa a Bruxelles: "Non prevediamo nessuna interruzione delle forniture di elettricità"

Dopo il lockdown il nuovo spettro che si aggira per l'Italia è quello del blackout. A parlare del rischio di una possibile mancanza di energia in Europa è stato ieri il ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, secondo cui in Europa "un blackout non è da escludere rispetto all'attuale assetto dell'approvvigionamento energetico”. Poi anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rilanciato l'allarme sostenendo che “le riserve di gas a livello europeo sono le minori dagli ultimi dieci anni a questa parte e se c'è un inverno freddo, con i costi di produzione e di erogazione che ci sono adesso, non è garantito che tutti possano accendere la luce o accendere il riscaldamento da qui alla fine dell'inverno”.

Per i gestori nessun rischio

Ma per fortuna l'eventualità di dover passare delle serate a lume di candela (se non per ragioni di romanticismo almeno) sono assolutamente remote. Lo certifica il Winter Outlook, cioè le previsioni per l'inverno, presentate proprio oggi dall'Entso-E, secondo cui “le interruzioni della fornitura di energia elettrica quest'inverno sono ancora meno probabili rispetto a 12 mesi fa”. L''Entso-E è la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica, organismo con sede a Bruxelles che rappresenta i gestori dei sistemi di trasmissione (Tso) in 35 Paesi europei, quindi ben oltre i confini Ue (per l'Italia ne fa parte Terna), ma che dall'Ue è stato deputato a supportare l'attuazione della politica energetica comunitaria, lavorando di fatto a stretto contatto con Bruxelles. Secondo lo studio il mercato europeo è pronto ad affrontare eventuali difficoltà di approvvigionamento, e i rischi “sono limitati e riguardano solo alcuni Paesi”, nello specifico Francia, Irlanda e Malta, ma anche per loro i rischi sono ritenuti piuttosto bassi.

L'aumento dei prezzi aiuta

Il report afferma che “l'attuale impennata dei prezzi sul mercato del gas potrebbe avere un impatto sui prezzi dell'energia elettrica ma non dovrebbe comportare ulteriori rischi” e nemmeno “scenari gravi”. Anzi addirittura sostiene che “l'aumento dei prezzi del gas potrebbe persino supportare l'adeguatezza del sistema elettrico”, in quanto “alcuni consumatori tendono a moderare o posticipare l'uso delle risorse di gas e quindi si potrebbe preservare più gas”. In pratica i cittadini impauriti dall'impennata dei prezzi prevista consumeranno di meno per risparmiare, e in questo modo aiuteranno il sistema a reggere ancora meglio l'impatto. Inoltre, sottolineano i gestori, “le centrali elettriche diverse dal gas (principalmente a carbone) stanno guadagnando un vantaggio economico rispetto alle centrali a gas e, di conseguenza, il consumo di gas per la produzione di energia elettrica durante l'inverno potrebbe essere inferiore rispetto alla media di lungo periodo”.

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