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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La strage dei bambini sulle strade: 8.100 morti in Europa in 10 anni. Ma i decessi sono in diminuzione

Strade più sicure in Norvegia e più pericolose in Romania, l'Italia più vicino al paese scandinavo con 6 decessi ogni milione di bambini. La media del Vecchio continente è di 8,2. Italia anche tra i paesi che hanno maggiormente ridotto i decessi negli ultimi anni

Dalla Norvegia alla Romania non cambia solo il clima ed il reddito pro capite ma anche la probabilità di un bambino di morire in un incidente stradale: la più bassa nel paese scandinavo, 3,2 decessi per milioni di bambini, e la più alta in quello balcanico, 26,4. Per i minori è quindi oltre 8 volte più pericoloso circolare intorno a Bucarest che ad Oslo. In questo quadro europeo, l'Italia si piazza più vicino alla Norvegia che alla Romania, in ottava posizione con un tasso di mortalità infantile sulle strade pari a 6 decessi per ogni milione di bambini, oltre due punti sotto la media europea di 8,2 decessi. In totale negli ultimi 10 anni nelle strade del vecchio continente sono morti 8.100 minori, 630 nel 2016, ultimo anno per cui esistono dati completi.

In 10 anni decisi miglioramenti

Sono questi i numeri del rapporto presentato oggi dal Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti, Etsc nell'acronimo inglese. Lo studio dimostra, cifre alla mano (per l'Italia mancano i dati sui minori feriti in incidenti stradali), come nell'ultimo decennio in Europa la sicurezza stradale dei bambini sia migliorata più rapidamente rispetto alla sicurezza stradale generale. Secondo il rapporto, infatti, la mortalità annua dei minori su strada tra il 2006 e il 2016 è diminuita del 7,3%, rispetto al 5,8% per le altre fasce d'età.

Decisa riduzione dei decessi in Italia per i bambini

Ancora meglio ha fatto l'Italia, dove i progressi sono stati sensibili: i decessi in incidenti stradali sono scesi dell'8,2% per i minori e del 3% per gli adulti (dato sotto la media europea). Le morti di bambini sulle strade europee rappresentano circa il 2,5% di tutti i decessi su strada, prosegue il rapporto. Il 46% delle morti infantili in incidenti stradali nel totale del continente avviene su strade extra-urbane, il 46% su strade urbane e il 7% sulle autostrade, in Italia sono invece più mortali le strade extra-urbane, in cui si registrano il 45% dei decessi, quindi le urbane, con il 41% e le autostrade con il 14%. 

Buone pratiche a sostegno della sicurezza per i bambini

Tra i paesi più impegnati nell'innalzare gli standard di sicurezza stradale, Etsc promuove l'Italia. Il nostro Paese, certifica il rapporto, ha ottenuto buoni risultati dal programma 'Vision Zero' che prevede misure per i bambini, tra cui il miglioramento della visibilità nelle strade da loro percorse per andare a scuola e rientrare a casa, un uso migliore delle cinture di sicurezza e la responsabilizzazione degli adulti, che devono "compensare la bassa esperienza" dei minori nel traffico.

Tra le buone pratiche intraprese dall'Italia per "incoraggiare i bambini a muoversi in sicurezza", è citato anche il progetto 'Piedibus', in cui gruppi di bambini vengono accompagnati a scuola da due adulti che li monitorano e che guidano e chiudono la 'caravana'. Note positive anche per le iniziative volte a coinvolgere gli anziani nella gestione del traffico vicino alle scuole. 

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