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Venerdì, 19 Aprile 2024
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In Parlamento scontro su indicazione d’origine, i deputati vogliono solo l'etichetta Made in Eu

Il Movimento 5 Stelle chiedeva la provenienza nazionale anche di beni quali calzature, vestiti, ceramiche, legno, arredi e gioielli

Bruxelles – Le merci vendute in Europa e la loro origine è motivo di scontro per i parlamentari europei impegnati a mettere a punto il testo con le nuove regole. In sede di esame degli emendamenti, la commissione Mercato interno ha respinto le proposte di modifica sostenute dalla delegazione del Movimento 5 Stelle, che chiedeva di specificare meglio in etichetta la provenienza di beni quali calzature, vestiti, ceramiche, legno, arredi e gioielli. Le attuali regole prevedono che si riporti la dicitura ‘made in Ue’, con i pentastellati che intendevano andare oltre.

Gli emendamenti sono decaduti automaticamente nel momento in cui la commissione Mercato interno ha approvato le proposte di compromesso, sostenute tra gli altri anche dalla delegazione Pd in Parlamento europeo. Questo ha portato allo scontro, con l’opposizione che accusa la maggioranza di sacrificare la tipicità delle merci.

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