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Sabato, 20 Aprile 2024
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Certificati di igiene e salute per gli hotel, così la Turchia fa ripartire il turismo

Il piano del ministero per assicurare il via libera a partire dal primo giugno. La certificazione dovrebbe essere fornita da istituzioni internazionali riconosciute. Misure speciali anche per i viaggi

Con l'estate alle porte la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan è intenzionata a non perdere la stagione turistica che, nel Paese, vale 34,5 miliardi di dollari ed è una fondamentale fonte di valuta estera utile a tenere a bada l'inflazione.

Il piano

Ieri il ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha presentato il piano che dovrebbe consentire ad alberghi e altre strutture del settore di poter aprire a breve per accogliere i visitatori a aprtire dal primo giugno. Il provvedimento più importante prevede l'istituzione di un certificato di igiene e salute, che dovrà essere rilasciato da “istituzioni internazionali riconosciute” per assicurare “un alto livello” di standard di sicurezza. "Il nostro programma di certificazione deve garantire che i nostri ospiti in Turchia possano fare le loro vacanze in modo sicuro e igienico e sentirsi a proprio agio durante la loro visita", ha dichiarato Ersoy, spiegando che il piano prevede anche "misure preventive e protettive tra cui il trasporto aereo, marittimo e terrestre, i porti di arrivo, tutte le strutture che forniscono un'esperienza di vacanza, le condizioni di salute dei dipendenti del settore e dei turisti stessi".

Le misure per i viaggi

La Turchia ha registrato 1.542 nuovi casi di coronavirus in 24 ore, portando il totale a 138.657 con il bilancio delle vittime che è arrivato a 3.786. Per assicurarsi che questi numeri non salgano a tutti i passeggeri dei voli, con quelli della Turkish Airlines destinati a ripartire presto, verrà chiesto di indossare maschere per entrare negli aeroporti "dal momento del check-in fino al check-out" e di sottoporsi allo screening della temperatura. I dipendenti del settore dei viaggi riceveranno addestramento e attrezzature per l'igiene e saranno sottoposti a regolari controlli. Agli hotel e ristoranti sarà chiesto di assicurare misure di distanziamento sociale e c'è l'impegno di assicurare la sterilizzazione frequente dei veicoli del trasporto pubblico, dove pure si prenderanno misure di social distancing.

Al via la fase due

Finito il quinto fine settimana consecutivo di coprifuoco nel Paese sono riaperti dopo 50 giorni parrucchieri e barbieri, che dovranno rispettare rigide misure di igiene e distanziamento sociale e l'obbligo di mascherine. Via libera da anche ai 436 centri commerciali turchi, chiusi dal 20 marzo, dove però bar e ristoranti resteranno per il momento fermi. Ripartono anche diversi settori produttivi, tra cui molte grandi fabbriche del settore auto.

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