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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Oms: il coronavirus fa male anche alla salute mentale. I consigli anti stress e panico

L'Organizzazione mondiale della sanità invita a fare attenzione alle fake news che troppo spesso circolano, soprattutto sui social, a non passare la giornata in cerca di continue informazioni che ci fanno sentire ansiosi e angosciati e a condividere le buone notizie, non solo quelle cattive

Il coronavirus, con l'Italia messa in quarantena, sta creando comprensibilmente grande stress e paura nella popolazione. Alle notizie ufficiali sulla situazione nel Paese e sui provvedimenti presi dalle autorità nazionali e locali, si affiancano tutta una serie di informazioni ufficiose, la gran parte delle volte false o comunque esagerate, che circolando soprattutto sui social network come Facebook o WhatsApp, aumentando le paure e le incertezze di una popolazione già provata da una situazione obiettivamente complicata come quella di vivere in una zona rossa generalizzata.

Il vademecum

L'Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato per questo alcuni giorni fa un vademecum con le azioni da intraprendere per mantenere la propria lucidità e salute mentale in un momento come questo. Tra i consigli indirizzati alla popolazione c'è quello di evitare di passare la giornata a “guardare, leggere o ascoltare notizie che ti fanno sentire ansioso o angosciato”, e di cercare informazioni principalmente per “prendere misure pratiche per preparare i tuoi piani e proteggere te stesso e i tuoi cari”.

Ansia da continui aggiornamenti

Soprattutto se si è chiusi in casa si può tendere a passare il tempo a guardare il telegiornale, a leggere testate online o a consultare le news che circolano sui social. Ma l'Oms consiglia di fare lo sforzo di cercare “aggiornamenti delle informazioni in orari specifici”, e di farlo “una o due volte” al giorno perché “il flusso improvviso e quasi costante di notizie può far preoccupare chiunque”.

Attenti alle fake news

Inoltre è importante, soprattutto in situazioni come queste, di essere sicuri di leggere fatti e di non ascoltare voci che girano, che sono spesso e volentieri fake news. Per farlo l'Oms sottolinea l'importanza di informarsi su fonti ufficiali e affidabili, a partire dal suo stesso sito e da quelli delle autorità sanitarie locali “al fine di distinguere i fatti dalle voci”.

L'importanza delle buone notizie

Invece poi di focalizzarsi sulle notizie di contagi o peggio ancora di decessi, ricordandosi soprattutto che questi ultimi sono una percentuale per fortuna bassissima dei contagiati, invece di leggere e condividere soltanto gli appelli a restare in casa o le grida di allarme di questa o quella persona, si consiglia ad esempio di “trovare l'opportunità di amplificare le voci, le storie e le immagini positive delle persone che hanno sperimentato il nuovo coronavirus (Covid-19) e si sono riprese”, o di quelle “che hanno supportato una persona cara attraverso il recupero e sono disposte a condividere la loro esperienza”. Sono i momenti come questo in cui le buone notizie sono più importanti che mai, consapevoli che andrà tutto bene.

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