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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

Covid19, Eurogruppo rinvia riforma Mes e valuta stop al Patto di stabilità

I ministri della zona euro aprono alla richiesta della Commissione di sospendere i limiti di spesa dei bilanci per rispondere al coronavirus: Paesi e Ue hanno già investito 134 miliardi, ma "ueste cifre potrebbero essere molto più grandi più avanti"

I ministri dell'Eurozona hanno dato il via libera alla proposta della Commissione Ue di non contabilizzare ai fini del deficit gli stabilizzatori automatici, i benefit a sostegno dei disoccupati, e tutte le misure temporanee in risposta all'epidemia di Covid-19. E per la prima volta aprono alla possibilità di attivare la clausola di salvaguardia che sospende il Patto di stabilità e crescita. E' quanto si legge nelle conclusioni dell'Eurogruppo. Che, forse anche per recuperare la 'gaffe' comunicativa della presidente della Bce Christine Lagarde, ha rispolverato il 'whatever it takes' di Mario Draghi: in altre parole, i ministri dell'area Euro si dicono pronti a tutte le misure possibili per salvare l'economia.

L'Eurogruppo è determinato "a fare tutto il necessario per affrontare la sfida del Coronavirus, ristabilire la fiducia e sostenere la ripresa", dice il comunicato ufficiale della riunione dei ministri delle Finanze dei 19 Paesi Euro, riunione svoltasi in video conferenza. I ministri hanno concordato di riunirsi a cadenza settimanale "per dare una forte risposta di politica economica alla situazione eccezionale. Abbiamo deciso di agire e risponderemo rapidamente e in modo flessibile agli sviluppi e faremo uso di tutti gli strumenti necessari per limitare le conseguenze socioeconomiche dell'epidemia", si legge ancora. 

Le misure varate finora dai singoli Stati membri e dall'Ue sono solo una "prima serie di misure nazionali ed europee", che serviranno a creare "un quadro per ulteriori azioni per rispondere agli sviluppi e sostenere la ripresa economica". Le stime preliminari della Commissione europea mostrano che il sostegno fiscale totale all'economia sarà molto considerevole, prosegue l'eurogruppo, "finora abbiamo deciso misure fiscali di circa l'1% del Pil (circa 134 miliardi, ndr)" e "ci siamo impegnati a fornire strutture di liquidità pari almeno al 10% del Pil, costituite da sistemi di garanzia pubblica e pagamenti fiscali differiti. Queste cifre potrebbero essere molto più grandi più avanti", dice sempre l'Eurogruppo.

Inevitabile che dinanzi a un'esposizione delle casse pubbliche cosi' forte e alla previsione di una ulteriore e più massiccia risposta, le strettoie del Patto di stabilità vacillino. Per questo, come proposto dalla Commissione, i ministri hanno aperto alla 'general escape clause', ossia alla clausola di salvaguardia che consente di derogare al Patto. Cosi' come hanno espresso apprezzamento per la "disponibilità ad ammorbidire le norme sugli aiuti di Stato". 

Infine, come fatto trapelare da fonti vicine al premier Giuseppe Conte, i ministri avrebbero deciso di rinviare a tempi meno turbolenti la riforma del Mes, il meccanismo europeo di stabilità, le cui nuove regole hanno creato non poche polemiche in Italia. Eppure, proprio il Mes, magari nella sua forma attuale, potrebbe venire utilizzato tra gli strumenti anti-crisi. Almeno questa è stata la proposta di una serie di economisti. Ma l'idea ha già fatto scattare le proteste di Salvini e Meloni. 

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