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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il coronavirus sta mettendo in ginocchio le compagnie aeree che chiedono sostegno Ue

La britannica Flybe, in amministrazione controllata, è la prima 'vittima' del virus ma l'intero settore rischia di perdere fino a 113 miliardi di dollari a causa dei voli cancellati o ridotti

L'impatto del coronavirus sulle prenotazioni dei voli è stato il colpo di grazia per la Flybe, compagnia aerea con sede a Exeter, che opera quasi il 40% dei voli nazionali nel Regno Unito, e che è la prima 'vittima' del virus in un settore che sta sentendo fortemente i contraccolpi della diffusione dell'epidemia.

Amministrazione controllata

E così quella che era la più grande compagnia aerea regionale europea è stata messa in amministrazione controllata causando la perdita di oltre 2mila posti di lavoro e la cancellazione di centinaia di voli. Meno di due mesi fa il governo aveva messo in campo un piano di salvataggio che paventava anche un prestito di 100 milioni, che però poi non è mai stato concesso a causa dei dubbi sulla sua efficacia. Nel 2019, la compagnia era stata acquistato da un consorzio di società tra cui Virgin Atlantic che aveva annunciato una iniezione di liquidità di 30 milioni di sterline per garantire l'operatività.

In crisi da tempo

"L'impatto del covid-19 (virus) sulle operazioni di Flybe significa che il consorzio non può più impegnarsi a continuare a sostenere finanziariamente" la compagnia, ha spiegato un portavoce di Virgin Atlantic, uno degli investitori del consorzio, insieme ai fondi Stobart e Cyrus. Tuttavia, Flybe aveva già sofferto per lungo tempo di gravi difficoltà finanziarie. Il fondo Stobart ha fatto presente di aver iniettato più di 135 milioni di sterline nella compagnia negli ultimi 14 mesi.

Settore in forte difficoltà

Flybe è comunque soltanto la punta dell'iceberg. L'epidemia di coronavirus ha portato a una significativa diminuzione dei voli in tutto il mondo, che ha indotto molte compagnie aeree, come Easyjet, Lufthansa e Air France, a ridurre significativamente il loro traffico, in molti casi tagliando le tratte verso il nord Italia. Secondo l'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA), associazione che rappresenta circa 290 compagnie aeree, pari all'82 per cento del traffico mondiale, le compagnie potrebbero perdere fino a 113 miliardi di dollari di entrate entro la fine del 2020 a causa dell'impatto della malattia.

Sospendere le tasse verdi

Per far fronte a queste difficoltà il Ceo di Air France, Benjamin Smith, ha chiesto ad esempio che i piani di imposizione di tasse verdi sull'aviazione vengano rinviati, per ridurre l'impatto economico dell'epidemia, sottolineando che il settore è stato colpito duramente dal virus. "Vista l'epidemia di coronavirus, chiediamo ai governi di sospendere l'introduzione di nuove tasse sui voli che ci causerebbero una ulteriore pressione, ad esempio in Francia e nei Paesi Bassi", ha detto Smith.

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