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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Berlusconi, due giorni a Bruxelles per rassicurare il Ppe (su Salvini)

Il Cavaliere incontrerà il presidente della Commissione Juncker e i leader del Ppe. Tra i temi sul tavolo, l'alleanza con la Lega Nord

Rassicurare l'Ue sull'impronta “europeista” dell'alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini. Che fra poche settimane potrebbe diventare alleanza di governo. E' con questo obiettivo che Silvio Berlusconi è volato a Bruxelles dove tra oggi e domani terrà una serie di incontri con i leader del Partito popolare europeo, compresi due dei tre presidenti delle istituzioni Ue, Jean-Claude Juncker e Antonio Tajani.

Il Cavaliere "europeista"

E' la terza volta negli ultimi mesi che il Cavaliere si presenta a Bruxelles: è successo in occasione degli ultimi due vertici Ue, quando ha partecipato al cosiddetto pre-summit del Ppe, dove ha potuto scambiare qualche battuta anche con Angela Merkel. Due brevi incursioni, utili ad affacciarsi di nuovo sul palcoscenico europeo. E a far capire che dietro la riscossa del centrodestra in Italia non c'è solo la Lega Nord, ma anche e soprattutto Forza Italia. E Silvio Berlusconi. 

Il Cavaliere sa di non potersi presentare come futuro premier (la legge glielo impedisce), ma in Europa vuole ritagliarsi il ruolo di “grande saggio” del centrodestra italiano. Un saggio europeista, capace di contenere le spinte populiste interne alla sua alleanza. E di guidarla.

Un interlocutore affidabile

Non a caso, in una intervista rilasciata alla vigilia del suo viaggio a Bruxelles, Berlusconi si è concentrato sull'Europa e sulla sua visione 'moderata': “Alzando i toni non si ottiene nulla, bisogna ragionare, parlare con tutti”, ha detto. Mentre più o meno nelle stesse ora Mara Carfagna spiegava: “Forza Italia dice sì all'Europa della crescita e dello sviluppo e dice no all'Europa dei vincoli e dell'egoismo che ci ha lasciati da soli a gestire la crisi migratoria. Silvio Berlusconi è un interlocutore affidabile in Ue e grazie alla sua autorevolezza ci batteremo per far valere la nostra visione di Unione europea. Saremo convintamente europeisti senza essere servi sciocchi delle burocrazie di Bruxelles”. Il messaggio è chiaro. E sarà quello che il Cavaliere ribadirà nei suoi incontri a Bruxelles. Spiegando anche che a nominare il premier e il ministro degli Esteri sarà con ogni probabilità il suo partito. O meglio, Silvio Berlusconi.

La "replica" di Salvini

"L'Italia non ha bisogno di garanti, siamo una Repubblica libera e sovrana che è stata calpestata dagli interessi di Bruxelles e Berlino, quindi sono gli italiani a dover essere garantiti da questo", ha detto Salvini in merito alla trasferta di Berlusconi a Bruxelles.

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