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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Visegrad la spunta, Lagarde alla Bce e von der Leyen alla Commissione

Il Consiglio europeo trova uno storico accordo per portare due donne a guidare le due istituzioni comunitarie. Timmermans sarà di nuovo primo vicepresidente, il belga Michel alla guida del Consiglio europeo

Una vera e propria rivoluzione all'insegna dell'uguaglianza di genere. Il Consiglio europeo ha proposto ben due donne per la guida della Commissione europea e della Banca centrale. Dopo giorni di stallo i Paesi membri hanno trovato un accordo sui nomi della tedesca Ursula von der Leyen per la presidenza della prima e della la francese Christine Lagarde per quella della seconda. Von der Leyen, 61 anni e sette figli, è dal 2013 ministro della Difesa tedesco ed è considerata molto vicina alla cancelliera Merkel. Christine Lagarde, francese classe 1956, è alla guida dell'Fmi dal 2011 dopo tre incarichi ministeriali al governo di Parigi.

Il belga Michel al Consiglio europeo

L'annuncio è stato dato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk che ha anche rivelato che a prendere il suo posto sarà l'ex premier belga Charles Michel mentre allo spagnolo Josep Borrel sarà affidato il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera Ue, ora detenuto dall'italiana Federica Mogherini. Il socialista Borrell, 72 anni, è già stato presidente del Parlamento europeo tra il 2004 e il 2007 e da poco più di un anno è a capo della diplomazia spagnola.

Superato lo stallo

Si è così superato lo stallo che durava giorni e che aveva impedito la scelta prima del popolare Manfred Weber e poi di quello che sembrava il candidato più apprezzato, il socialista olandese Frans Timmermans, che verrà però confermato di nuovo primo vicepresidente, insieme alla liberale danese Margrethe Vestager.

Vittoria di Visegrad

L'Italia si è detta felice per la nomina che è stata nei fatti una vittoria del blocco guidato dal gruppo di Visegrad: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria . "Uniti, i quattro di Visegrad hanno dimostrato ancora una volta la nostra crescente forza e influenza sulla direzione dell'Ue. Dopo avere sconfitto Manfred Weber, abbiamo rovesciato anche Timmermans", ha rivendicato su Twitter Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese e membro del gabinetto di Viktor Orban nonché segretario di Stato per le Relazioni e le Comunicazioni internazionali. “Abbiamo fatto asse con altri 10 paesi che hanno sensibilità diverse”, ha affermato il premier Giuseppe Conte, secondo cui con Visegrad “non c'è un'alleanza precostituita”, ma “semplicemente siamo riusciti a coinvolgere altri Paesi”, tra cui loro “e ci siamo ritrovati su un obiettivo comune”.

Spitzenkandidat addio

"Una vittoria di Orban e compagni. Hanno impedito la nomina a presidente di Timmermans, che si batte per lo Stato di diritto” proprio in Paesi come la Polonia e l'Ungheria, ha dichiarato l'ex presidente del Parlamento Ue, il tedesco Martin Schulz, che ha lamentato come con la scelta di von der Leyen, il principio degli spitzenkandidat, cioè l'elezione a presidente della Commissione di uno dei capilista dei partiti europei alle elezioni comunitarie, “è morto”.

L'Italia vuole vicepresidenza e Concorrenza

"L'Italia ha potuto rivendicare la garanzia di un commissario di alto rilievo economico e di una vicepresidenza" della commissione, ha affermato Conte in conferenza stampa aggiungendo di ritenere il ocmmissario "più strategico nell'interesse dei cittadini italiani", quello di "competizione e concorrenza- "Per la figura designata a ricoprire questo ruolo", il nostro paese ha bisogno di "affinare la riflessione interna", ma "c'è gia' stato uno scambio con i miei vice presidenti", e "posso anticipare che ragionevolmente c'è un accordo di massima", ha garantito.

Weber presidente tra 2 anni e mezzo

Niente da fare per il popolare Weber che però potrebbe avere il suo riscatto tra due anni e mezzo. "La raccomandazione sulla quale abbiamo trovato un accordo nel Consiglio allo scopo di trovare un bilanciamento nel Parlamento europeo è che per i primi due anni e mezzo saranno i socialisti e democratici a presentare il proprio candidato, mentre nella seconda parte tocca al Ppe, dunque il candidato sarà Manfred Weber", ha spiegato Merkel, in riferimento alla consuetudine dell'Aula di alternare tra le maggiori famiglie politiche le massime cariche istituzionali nel corso di ogni legislatura.

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