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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Aveva promesso di non farlo, ma c'è cascato: Barroso avrebbe agito da lobbista per Goldman Sachs

L'accusa di una rete di Ong: l'ex Presidente della Commissione Ue ha incontrato l'attuale vice Presidente Katainen per parlare di difesa e commercio. Dalla Commissione confermano l'incontro e le materie del colloquio.

Aveva promesso di non farlo, ma c'è cascato: José Manuel Durao Barroso, un passato decennale alla guida della Commissione Ue e un presente da Presidente non esecutivo della banca d'affari Goldman Sachs, avrebbe fatto il lobbista per il suo nuovo datore di lavoro. Alla firma con il gigante bancario, il portoghese aveva assicurato che mai avrebbe agito come lobbista.

L'accusa della Ong: "Ha visto Katainen in un hotel a Bruxelles"

A gettare l'accusa contro Barroso, è una rete di Ong tra cui Alter-Eu, specializzata in questioni di trasparenza. Secondo l'organizzazione Barroso avrebbe incontrato a fine ottobre in un hotel della capitale belga uno dei vicepresidenti della Commissione, il finlandese Jyrki Katainen, per discutere di difesa e commercio. Katainen è responsabile delle politiche di investimento. "Barroso non ha mantenuto l'impegno assunto di non esercitare lobbying a favore di Goldman Sachs", ha indicato Alter-Ue in una nota.

La procedura della Commissione

Ventiquattro ore dopo l'incontro Katainen ha pubblicato l'evento nel registro di trasparenza della Commissione. Il portavoce dell'esecutivo Ue ha indicato che è stata seguita la procedura prevista aggiungendo che Katainen "ha seguito religiosamente i criteri di legalità che si applicano" in questi casi. 

Le promesse di Barroso di non fare lobbyng

Nel 2016 l'ex premier portoghese e presidente della Commissione per due mandati consecutivi era stato assunto da Goldman Sachs come consulente per le questioni legate alla Brexit. C'erano state non poche polemiche, ma il comitato etico comunitario, pur non dando una giudizio favorevole alla scelta dell'ex Presidente, aveva concluso che Barroso non aveva violato le regole.

Il comitato etico aveva indicato che "l'impegno di Barroso a non esercitare lobbying per conto di Goldman Sachs risponde al dovere di integrità e di discrezione imposto dal Trattato Ue". Barroso aveva scritto a Juncker indicando di non essere stato assunto "per fare lobbying per conto di Goldman Sachs e di non avere l'intenzione di farlo". 

La campagna contro la sua firma per Goldman Sachs

Una campagna contro le porte girevoli, il passaggio di alte cariche della Commissione e di altre istituzioni comunitarie nel libro paga di grosse imprese, si era attivata proprio al momento della firma di Barroso per Goldman Sachs, con una raccolta di firme che però non fece cambiare idea né al portoghese né al comitato etico dell'esecutivo comunitario.

Alter-Eu: "Intervenga il comitato etico"

Ora Alter-Eu si rivolge di nuovo al comitato etico chiedendo che determini se effettivamente quell'incontro Barroso-Katainen costituisca un episodio di lobbying. E' stato lo stesso Katainen ha indicare per via scritta che l'incontro era stato centrato sui temi della difesa e del commercio....   

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